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Il covid è in fase di mutazione: è più contagioso ma meno letale

Il coronavirus è in fase di mutazione, secondo gli esperti sarebbe più contagioso ma meno letale. Questo cambiamento, però, potrebbe compromettere l’efficacia del vaccino su cui molti Paesi del mondo stanno lavorando in questo momento.

Coronavirus: in atto mutazione che può compromettere il vaccino

Secondo gli esperti la proliferazione della mutazione D614G in alcune parti del mondo, ha coinciso con un calo dei tassi di mortalità, il che potrebbe implicare che il virus sia meno letale. La maggior parte dei virus, infatti, tende a diventare meno virulenta a seguito delle numerose mutazioni.

Una variante che circola in Europa e Americhe

È interesse del virus, secondo gli scienziati, infettare più persone, ma allo stesso tempo evitare di provocare il decesso dell’ospite, dato che la sopravvivenza di quest’ultimo assicura nutrimento e riparo al parassita. I vertici dell’Organizzazione mondiale della sanità affermano che la mutazione, che circola da febbraio, è ormai predominante in Europa e nelle Americhe.

Rischio vaccini

Secondo i risultati di alcuni studi, il ceppo D614G sarebbe fino a 10 volte piu’ contagioso e i vaccini attualmente in fase di sviluppo potrebbero non essere efficaci contro questa mutazione, ma non tutti gli esperti concordano con tali conclusioni.

Pareri discordanti

Non tutti gli scienziati concordano: non è detto che tale mutazione possa alterare tanto il virus da rendere il vaccino inefficace, le varianti sono quasi identiche e non sembrano aver modificato il modo in cui il sistema immunitario interagisce con i recettori, pertanto il processo di immunizzazione potrebbe non essere adeguato per entrambi i ceppi.


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