Coronavirus, la rivolta delle carceri: la situazione in tutta Italia, da Modena a Foggia

Carceri in tumulto in tutta Italia, da Milano a Modena, dove si parla addirittura di alcuni morti, a Foggia, dove si registra l’evasione di decine di detenuti.

La rivolta è scoppiata in almeno 22 carceri in tutta Italia già domenica 8 marzo nel pomeriggio e si è protratta fino a oggi, lunedì 9 marzo.

In molti casi pare che la situazione sia tornata alla normalità, ma le notizie arrivano ancora frammentate.


Di seguito le informazioni aggiornate man mano che giungono in redazione.

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Non sono piaciute molto le nuove misure messe in campo dal Governo per contenere il nuovo coronavirus nelle carceri italiane.

In tutta Italia sono 22 le case penitenziarie i cui detenuti sono in rivolta da domenica 8 marzo, spesso insieme ai loro familiari che dall’esterno danno man forte.

In alcuni luoghi si sono registrati incendi appiccati dai detenuti stessi dando fuoco a lenzuola e materassi.


11 marzo

Secondo il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il bilancio complessivo delle rivolte in carcere è di oltre 40 feriti tra le fila della Polizia Penitenziaria e purtroppo di 12 morti tra i detenuti per cause che, dai primi rilievi, sembrano perlopiù riconducibili a overdose causate dall’abuso di sostanze sottratte alle infermerie durante i disordini.

Il Ministro, durante la sua l’informativa sulle rivolte nelle carceri, ha anche fatto sapere che la situazione è tornata alla calma.

“Le ultime sacche di resistenza, in corso a Trapani e Foggia, si sono esaurite nella serata di ieri e questa mattina restano solo sporadici episodi di battitura delle inferriate e di rifiuto del vitto da parte dei detenuti”, fanno sapere dal Ministero.

Intanto per contenere i rischi del contagio da coronavirus, i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria hanno avviato lo smistamento di circa 100mila mascherine negli istituti penitenziari:


Ore 10:30, 10 marzo

Nella notte sono stati arrestate 11 persone delle 85 che nella giornata di ieri si erano resi protagonisti dell’evasione di massa a Foggia.

Restano 23 detenuti a piede libero. Si cerca anche in Molise.

Tra i detenuti evasi e tuttora in libertà c’è anche l’omicida  Cristoforo Aghilar, il 36enne che il 28 ottobre scorso ha ucciso ad Orta Nova, nel Foggiano, Filomena Bruno, 53 anni, mamma della sua ex fidanzata.


Ore 20, 9 marzo

Sarebbero 80 i detenuti evasi dal carcere di Foggia, 34 sono ancora in fuga. Alcuni sono stati arrestati a Bari. Le ricerche sono state ampliate anche al Molise.


Aggiornamento delle 19:30, 9 marzo

I Vigili del Fuoco hanno comunicato che proseguono le attività di intervento e soccorso nelle carceri di Modena, Rieti, Foggia, Bologna, Caltanissetta e Melfi.  Danno anche notizia di interventi da poco in corso ad Alessandria e Isernia. Interventi invece conclusi a Milano, Roma (Rebibbia, Regina Coeli e Velletri), Trani, Ferrara, La Spezia e Prato.


Le notizie dal Ministero

La nota del Ministero della Giustizia pubblicata il 9 marzo parla di 22 penitenziari in rivolta e ovunque si registrano ingenti danni alle strutture.

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