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Coronavirus, dopo guanti e mascherine è caccia al saturimetro. Cos’è e a cosa serve

L’emergenza coronavirus continua e, dopo guanti e mascherine, nei prossimi giorni rischiano di diventare introvabili anche strumenti come il saturimetro. Ma cos’è il saturimetro? E a cosa serve?

Cos’è il saturimetro?

Il saturimetro (o pulsossimetro) è un’apparecchiatura medica che consente di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva. Pur non consentendo di stabilire quale sia il gas a cui è legata l’emoglobina (ma solo la percentuale di emoglobina legata) di norma l’emoglobina lega l’ossigeno e dunque attraverso questo apparecchio si può ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.

A cosa serve il saturimetro?

Durante l’emergenza coronavirus è utile per il personale medico che può monitorare a distanza questo parametro (la saturazione dell’ossigeno nel sangue, con valori considerati normali sopra il 96%) per chi si trova a casa ad affrontare l’infezione, che presenta sintomi come tosse, febbre e difficoltà a respirare e può provocare una polmonite interstiziale che aggredisce gli alveoli, in cui avvengono gli scambi tra l’aria e l’ossigeno immesso con l’inspirazione.

Se questi non avvengono cala la percentuale di ossigeno che si lega all’emoglobina presente nei globuli rossi e quindi gli organi, a partire dal cuore per arrivare fino al cervello, possono andare in ipo-ossigenazione.

Come funziona il saturimetro?

La quantità di ossigeno presente nel sangue può dunque essere rilevata dal saturimetro, che è in genere formato da una sonda (una ‘pinza’ che in genere viene applicata all’ultima falange di un dito del paziente o, in alcuni casi, al lobo dell’orecchio) collegata con l’unità di calcolo che visualizza la misura tramite un monitor, di solito a cristalli liquidi. Questo strumento permette di visualizzare la saturazione (emoglobina legata), la frequenza cardiaca e l’intensità della pulsazione (barra verticale).

A chi serve il saturimetro?

Alcuni modelli permettono anche di vedere il tracciato dell’andamento della pulsazione (curva pletismografica), registrare un periodo di misurazione e avere porte di comunicazione USB o infrarossi. Questo apparecchio permette di effettuare un esame indolore e non invasivo ed è utile a chi si trova in osservazione per infezione da Sars2-CoV-2019 a domicilio, ma negli ultimi giorni – con il crescere dei contagi – è partita la caccia nelle farmacie e online (‘saturimetro’ è una delle parole più cercate sui motori di ricerca nelle ultime ore) per accaparrarsene uno in caso di necessità. Le istituzioni sanitarie intanto – soprattutto nelle zone più colpite dal coronavirus come la Lombardia – hanno iniziato a distruirne diversi ai medici di base.

 


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