L’Irlanda torna in lockdown totale per arginare l’aumento dei contagi da Coronavirus in questa seconda ondata epidemica. Il primo ministro irlandese, Micheal Martin, ha emesso una direttiva nazionale di “restare a casa” con la quale però non vengono chiuse le scuole.
Covid in Irlanda: Martin “misure necessarie se vogliamo festeggiare il Natale”
L’Irlanda, sta facendo i conti con la seconda ondata di Coronavirus. I decessi giornalieri hanno raggiunto il picco di 77 morti in aprile e nelle ultime settimane sono rimasti costantemente a una sola cifra. Tuttavia, anche qui i contagi sono di nuovo in aumento (1.031 nuovi casi solo nella giornata di ieri). In totale, in Irlanda i casi ufficiali sono 50.993 e i morti 1.852.
Martin ha sottolineato che le attuali restrizioni dell’Irlanda sono “probabilmente il regime più severo d’Europa“, ma che “sono necessarie“. “Se ci isoleremo nelle prossime sei settimane, avremo l’opportunità di festeggiare il Natale in modo significativo“.
Il nuovo lockdown: limitazioni per pub e ristoranti
Le nuove misure – che entreranno in vigore dalla mezzanotte, ora locale, di mercoledì 21 ottobre 2020 e dureranno per 6 settimane – includono la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali e limitano le attività di pub e ristoranti al solo servizio da asporto.
Consentito lo sport entro 5km da casa
Ai cittadini è permesso uscire per fare esercizio fisico, ma solo entro 5 km dalla loro residenza e per chi non rispetterà tale restrizione “ci sarà una sanzione“. Il trasporto pubblico rimarrà in funzione per i lavoratori essenziali, ma funzionerà al 25% della capacità.
Le scuole restano aperte
Il primo ministro ha ribadito che le scuole e le strutture di assistenza all’infanzia devono rimanere aperte “perché non possiamo e non permetteremo che il futuro dei nostri figli e dei nostri giovani sia un’altra vittima di questa malattia“.