Coronavirus, in Italia lo stato di emergenza durerà fino a alla fine del 2020, ma cosa prevede esattamente? La decisione presa dal Presidente Conte è un espediente “tecnico” che consente a Capo del Governo, e al ministro della Salute, di prendere decisioni rapide, e di attuarle in tempi molto stretti, al fine di evitare la diffusione di una malattia, nel caso specifico, del covid – 19.
Coronavirus, stato di emergenza in Italia: ecco cosa prevede
Nessun allarme, nessun ritorno al lockdown, ma semplicemente un mezzo per bypassare le lungaggini burocratiche della legge italiana e poter attuare in fretta i provvedimenti presi dal Governo
Smart working
Prorogata fino alla fine dell’anno la possibilità di effettuare lo smart working in deroga alle regole dei contratti nazionali. La deroga era stata già inserita nel decreto cura-Italia con una dizione che ne fissava la scadenza al 31 luglio con la possibilità di proroga fino alla fine dell’anno.
Distanziamento sociale
Il prolungamento dello stato d’emergenza prolunga, automaticamente, la scadenza per tutte quelle norme igieniche e sociali che ormai sono entrate nella quotidianità di ognuno di noi. Resta l’obbligo di distanziamento sociale, l’obbligo di portare le mascherine sui mezzi pubblici e negli ambienti chiusi, l’obbligo di evitare assembramenti, e quello di rispettare la quarantena.
Zone rosse
Il nuovo stato di emergenza consentirà al Governo centrale di istituire nuove zone rosse e di inviare in quelle aree, all’occorrenza, forze dell’ordine o Esercito. Il Governo può istituire nuove zone rosse sia in aree limitate che in tutto il paese.
La Protezione Civile
Lo stato di emergenza conferisce poteri speciali alla Protezione Civile, che può violare i diritti della proprietà privata e requisire materiali di aziende o di enti, per metterli a disposizione delle strutture sanitarie che ne hanno bisogno. La Protezione Civile può disporre la costruzione di infrastrutture, come gli ospedali dedicati o quelli da campo, in aree specifiche, bypassando la legislazione urbanistica, oppure acquistare beni specifici senza fare gare, calmierare e fissare prezzi di beni.
Dpcm
Auspicando che non siano necessari ancora una volta, il Governo può varare nuovi specifici Dpcm bypassando il ruolo del Parlamento, come è stato per i decreti promulgati nei mesi più difficili.
Le regioni
Lo stato d’emergenza assegna allo Stato pieni poteri sulla gestione delle epidemie, sottraendoli alle Regioni, che comunque mantengono il loro potere decisionale.