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Coronavirus, Trump trasferito in ospedale: terapia con il Remdesivir

Coronavirus, nel tardo pomeriggio di ieri è stata presa la decisione di trasferire Donald Trump «per qualche giorno» al Walter Reed, l’ospedale militare di Washington che ha il compito di curare i presidenti. In un comunicato si spiegava che Trump soffriva di una lieve febbre ed era stanco e che sarebbe curato con un farmaco sperimentale, un cocktail di anticorpi ancora non ufficialmente approvato, prodotto dalla Regeneron Pharmaceuticals, che «ha già dato buoni risultati».

Trump in ospedale

Donald Trump ha iniziato la terapia con il Remdesivir al Walter Reed National Military Medical Central dove è stato trasferito qualche ora dopo aver annunciato di essere risultato positivo al coronavirus. Il medico personale del presidente americano, Sean Conley, ha spiegato in una nota di aver “raccomandato” il trasferimento del tycoon in ospedale per “un ulteriore monitoraggio” dopo consultazioni con gli specialisti del Walter Reed e della Johns Hopkins University. Trump, fa sapere Conley, “non ha bisogno di ossigeno”, ma si è deciso di “iniziare la terapia con il Remdesivir”. “Ha assunto la prima dose – conclude – e sta riposando bene”. “Sta andando bene, credo. Grazie a tutti. Love!!!”, ha twittato Trump.

Il tycoon, quando manca un mese esatto alle elezioni presidenziali del 3 novembre, ha lasciato ieri la Casa Bianca, intorno alle 18 ora di Washington, ed è salito in elicottero senza aiuti, in abito blu e con la mascherina indossata. In un video diffuso su Twitter ha annunciato il suo trasferimento al Walter Reed Hospital – “Penso di cavarmela bene, ma vogliamo accertarci che le cose funzionino” – e ha voluto rassicurare gli americani anche sulle condizioni di Melania (“La First Lady sta bene”). Poi ha ringraziato “tutti per il forte sostegno”. “Non lo dimenticherò mai”, ha concluso.

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