Cos’è la variante Kappa del Covid? Dove si trova? È più pericolosa? In questo periodo si sente più spesso parlare di nuove varianti del Coronavirus, e accanto alla temutissima variante Delta, è spuntata la variante Kappa, che “rientra nella categoria di contagiosità del morbillo”, come affermato da Brett Sutton, a capo della Sanità di Victoria in Australia. Questo mese in seguito a un aumento di casi la regione australiana ha ripristinato le restrizioni anti-Covid. Vediamo insieme i sintomi e come riconoscerla.
Variante Kappa del Covid: cos’è
La variante Kappa è uno dei nomi con cui si indica uno dei sottotipi di variante indiana del Covid-19. Sia Kappa, nota anche come B.1.617.1, sia Delta, chiamato anche B.1.617.2, sono considerati sottotipi di quella che è stata definita variante indiana o B.1.617. Come la variante Delta, la variante Kappa risulta più facilmente trasmissibile (il 60% più contagiosa della variante Alfa, o inglese), più virulenta e resistente alle misure di controllo e prevenzione. La variante indiana è stata rilevata per la prima volta a ottobre 2020, è responsabile del boom di contagi scoppiato in India e si è diffusa in molti altri Paesi del mondo.
Tuttavia si sa molto meno della variante Kappa poiché prima di diffondersi a macchia d’olio è stata soppiantata dalla variante Delta. Il nome variante Kappa è stato dato dall’OMS perché l’etichettatura indiana era infondata. Si è quindi scelto di utilizzare le lettere dell’alfabeto greco alfa, beta, gamma, delta, kappa… per la denominazione e il monitoraggio dei lignaggi genetici del Sars-CoV-2.
Perché la variante Kappa fa paura
Le varianti Delta e Kappa sono ceppi altamente infettivi e si stanno diffondendo rapidamente specie tra i giovani tra i 12 e i 20 anni. Per questo molti governi, tra cui l’Italia, spingono per accelerare la campagna vaccinale tra gli adolescenti. Delta e Kappa eludono gli anticorpi generati da precedenti infezioni e alcune terapie anticorpali non sono in grado di neutralizzarle. Questo perché le mutazioni sulla proteina spike alterano il modo in cui interagisce con la proteina del recettore ACe2 che si trova sulla superficie dei polmoni e di altre cellule umane ed è la porta d’ingresso per l’invasione cellulare. I dati raccolti finora suggeriscono che la Delta è diventata la variante dominante in India e Regno Unito.
Ciò indica che è più trasmissibile e contagiosa rispetto alle varianti precedenti e ci sono sempre più prove che può causare forme più gravi di Covid-19. Questa combinazione di alta trasmissibilità ed elevata gravità la rendono una variante molto pericolosa.
Vaccini e variante Kappa
I vaccini AstraZeneca e Pfizer si sono dimostrati efficaci contro la variante Kappa e Delta, conferma uno studio condotto dall’Università di Oxford e pubblicato su Cell. Lo studio ha indagato la capacità degli anticorpi monoclonali nel sangue delle persone guarite e di quelle vaccinate di neutralizzare le varianti.
L’efficacia del vaccino contro la variante Delta e Kappa è risultata paragonabile a quella osservata contro la variante Alpha (inglese) e Gamma (brasiliana). I risultati della ricerca si basano su una recente analisi del Public Health England, che ha mostrato che i vaccini Pfizer e AstraZeneca sono altamente efficaci nel prevenire il ricovero nei casi della variante Delta e offrono rispettivamente il 92% e il 96% di protezione a chi è completamente vaccinato.
Variante Delta e Kappa in Italia, aumentano i contagi
“Sebbene in assoluto i nuovi casi di siano in diminuzione – scrive infatti l’Iss nella bozza del report -, la proporzione di casi di infezione da virus Sars-Cov-2 causati da varianti Delta e Kappa è in aumento in Italia. La maggior parte di questi casi è attribuibile a focolai circoscritti riportati in varie parti del Paese”.