Cosa accade all’interno del M5S? I voti sulla piattaforma Rousseau, l’allontanamento di Alessandro Di Battista, i senatori e deputati non allineati alle scelte di partito e l’inevitabile declino. Ecco i punti di rottura all’interno del MoVimento 5 Stelle.
Alessandro Di Battista, contrariato già all’epoca dell’alleanza con il Pd, ha abbandonato il MoVimento, tra la commozione e la rabbia. Egli non è riuscito a soprassedere sulla netta perdita di quelle posizioni populiste e sovraniste, espresse dal MoVimento nei primi anni della sua nascita. D’altronde, l’appoggio ad un governo di alto profilo, di unità nazionale, composto da quasi tutte le forze politiche, non rappresenta il massimo della coerenza.
L’unica attenuante pentastellata è sicuramente l’impossibilità di governare da soli, a causa di un sistema elettorale da riformare, necessariamente. I vari compromessi, comunque, non hanno ostacolato alcune importanti vittorie del MoVimento, tra cui il Rdc, simbolo di una netta vicinanza al popolo.
Dibba, però, non è l’unico esponente ad aver manifestato pieno dissenso. A seguito della votazione in Parlamento, rimessa anche alla piattaforma Rousseau, altri esponenti, tra deputati e senatori, rischiano l’espulsione dai 5 Stelle.
La Piattaforma Rousseau
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