Cronaca

Nuovo Dpcm 16 gennaio, in zona gialla regole più severe, weekend sempre in arancione, arriva la fascia bianca

Il Governo è al lavoro per varare un nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal prossimo 16 gennaio. Oggi 11 gennaio si terrà l’incontro con i presidenti delle Regioni per concordare le nuove misure.
Ma cosa prevede con esattezza il nuovo dpcm? Tra le ipotesi: stop agli spostamenti tra tutte le Regioni e palestre chiuse per tutto il mese.

Cosa prevede il nuovo Dpcm 16 gennaio? Le regole

Il Governo è al lavoro per varare un nuovo dpcm per arginare i contagi covid in Italia. Secondo quanto trapelato, in zona gialla saranno applicate regole più severe. Nel weekend si resterà invece in zona arancione. Tra le novità, vi è l’introduzione della zona bianca. Cosa cambia? Vediamo insieme tutti i possibili scenari.

La stretta non è ancora ufficiale ma conferma già la “linea dura” del ministro della Salute, preoccupato per gli oltre 18mila contagi e tasso di positività al 13,3%. Le nuove misure, come detto in precedenza, entreranno in vigore dal prossimo 16 gennaio e dureranno per un mese o al massimo 45 giorni.

Palazzo Chigi potrebbe scrivere un Dpcm, oppure soltanto un decreto legge con il quale prorogare le misure del Dpcm precedente e anche lo stato di emergenza: l’idea è procedere «di trimestre in trimestre», per cui la data di scadenza dovrebbe essere fissata al 30 aprile.

Se tutto va bene il decreto legge sarà approvato mercoledì 13 gennaio, dopo che Speranza avrà presentato le nuove misure in Parlamento e dopo che Conte avrà riunito il Consiglio dei ministri.

La zona bianca: cosa prevede il nuovo Dpcm 16 gennaio

Il Dpcm confermerà il sistema delle fasce di rischio, che fanno scattare le misure delle zone gialle, arancioni e rosse. Ai tre colori se ne aggiungerà un quarto. La fascia bianca è stata pensata per indicare una «prospettiva di uscita dalla pandemia». L’Istituto superiore di sanità sta studiando i parametri per far scattare il ritorno alla vita quasi normale: Rt sotto 1 e livello molto basso di rischio. Cinema, teatri, sale da concerto, palestre e piscine potranno riaprire e gli spostamenti saranno liberi. Per ora purtroppo nessuna regione è a rischio così basso.

Stop a spostamenti tra Regioni

La richiesta dei «rigoristi», Speranza, Franceschini e Boccia, è mantenere il divieto degli spostamenti tra Regioni anche nei territori «gialli», se non per motivi di studio, lavoro, urgenza e salute. «Questa limitazione deve restare perché serve a rallentare i contagi», ha chiesto il capo delegazione M5S, Alfonso Bonafede.

Weekend sempre in zona arancione

L’idea è di mantenere la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Gli scienziati avrebbero proposto di far scattare la zona arancione nel week end per tutta Italia, ma Italia Viva è contraria ad aggiungere un’altra limitazione così drastica, che farebbe scattare la chiusura di bar e ristoranti.

Piccoli comuni

Nelle zone arancioni dovrebbe essere mantenuta la deroga che permette a chi abita in un piccolo comune sotto i 5.000 abitanti di muoversi fino a 30 chilometri di distanza, senza però poter raggiungere il capoluogo di provincia.

Due ospiti

Forte raccomandazione a non invitare in casa più di due persone non conviventi, anche nelle zone gialle. E se il premier dovesse spuntarla, tornerà la deroga che consente a due adulti con figli minori di 14 anni di uscire dal proprio comune per andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno, nell’ambito della propria regione.

Bar senza asporto

Alle 18 i bar dovranno chiudere, la consegna a casa sarà consentita ma sarà vietato vendere cibo e bevande da asporto. Se confermata, questa misura potrebbe scatenare polemiche e proteste.


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