Cronaca

Cosa sappiamo dell’indagine per omicidio colposo sulla morte di Camilla, vaccinata con AstraZeneca

Cosa sappiamo dell’indagine per omicidio colposo sulla morte di Camilla, la 18enne di Genova morta dopo essere stata vaccinata con AstraZeneca? Camilla Canepa, era stata ricoverata all’ospedale San Martino di Genova per una trombosi del seno cavernoso.
Il suo cuore ha smesso di battere dopo due interventi chirurgici per rimuovere il trombo e contenere la pressione intracranica dovuta all’emorragia. Da chiarire l’eventuale nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, che la ragazza aveva ricevuto lo scorso 25 maggio.

Cosa sappiamo dell’indagine per omicidio colposo sulla morte della 18enne, vaccinata con AstraZeneca

Dopo la morte di Camilla Canepa la procura di Genova ha cambiato il reato con cui era stato aperto il fascicolo che è passato da “atti relativi”, a omicidio colposo a carico di ignoti. Il pubblico ministero Stefano Puppo insieme al procuratore Francesco Pinto disporranno l’autopsia che verrà affidata con ogni probabilità al medico legale Luca Tatjana e all’ematologo Franco Piovella. I due esperti hanno già eseguito gli esami sugli altri quattro casi di decessi dopo vaccini. Il primo è stato quello della docente Francesca Tuscano di 32 anni e poi di tre anziani, tra i 70 e gli 80, a cui erano stati somministrati vaccini AstraZeneca e Pfizer.

Toti: “Stabilire l’eventuale nesso tra vaccino Covid e l’evento tragico”

“Oggi è una giornata triste per la Liguria. Piangiamo la giovane Camilla e abbracciamo i suoi genitori che, con sensibilità non scontata, hanno deciso di aiutare altre persone in difficoltà donando i suoi organi. Spero davvero che nessuno voglia usare questo momento terribilmente drammatico per sciacallare su emozioni, dolore e paura. È il momento della responsabilità: ai medici e agli scienziati spetta stabilire l’eventuale nesso tra il vaccino, altri farmaci assunti e tutte le circostanze che hanno portato a questo terribile evento”. Sul caso è intervenuto con un post su Facebook anche il presidente della Liguria Giovanni Toti. “Al Ministero della Salute, all’Agenzia del Farmaco, all’Istituto di Sanità, al Comitato tecnico scientifico la responsabilità di dire una parola chiara, definitiva e irreversibile sull’uso di AstraZeneca.

Un siero che ha cambiato almeno cinque volte in tre mesi la sua destinazione: solo sotto i 50 anni, poi sospeso, poi solo sopra i 60, poi per tutti. Sì, perché la possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è un suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare il volume di vaccinazioni, e quindi evitare più morti. Perché più corrono veloci i vaccini, più cittadini ricevono in fretta la prima dose, meno persone muoiono”,

così Toti. “Ora da Roma si esprimano senza ambiguità: ritengono che aumentare le vaccinazioni, e dunque usare anche AstraZeneca di cui abbiamo milioni di dosi, sia necessario per salvare vite umane? E allora si assumano la responsabilità di dirlo chiaramente, senza mettere sotto accusa chi segue le indicazioni in tal senso. Oppure, si ritiene di fare a meno di AstraZeneca, pur rallentando le vaccinazioni, perché è considerato troppo rischioso? Lo devono dire gli scienziati a Roma, una volta per sempre. Responsabilità e chiarezza. Per fare in modo almeno che questa drammatica morte non sia stata vana”.

Cosa sta succedendo con i vaccini di AstraZeneca e J&J e cosa potrebbe decidere il governo

È atteso per oggi il parere del Comitato tecnico scientifico sul vaccino di AstraZeneca, dopo che negli ultimi giorni è esploso nuovamente il dibattito sulla somministrazione di questo farmaco, ma anche di quello prodotto da Johnson & Johnson, ai più giovani soprattutto in iniziative come gli Open Day delle Regioni, nonostante ci fosse la raccomandazione di utilizzarlo solo sopra i 60 anni.

Lo scenario più probabile, quello più atteso, è che arrivino nuove indicazioni da parte degli esperti per l’uso dei vaccini a vettore virale, riservandoli esclusivamente agli over 60, o agli over 50, mentre ai più giovani saranno somministrati solamente i vaccini a mRna come quello di Pfizer BioNTech o Moderna. Dal momento che è cambiato lo scenario epidemiologico, con il crollo dei contagi e della circolazione del virus, sono anche mutati i rapporti di rischi e benefici, specialmente quando si tratta della popolazione giovane, e quindi, sostengono diversi esperti, la strategia vaccinale va rivista.


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Donati gli organi di Camilla: salveranno 5 vite

I genitori della 18enne hanno acconsentito all’espianto degli organi e così Camilla salverà la vita di cinque persone. “Grande dolore per la scomparsa di Camilla, la 18enne morta all’ospedale San Martino di Genova per trombosi. Tutta la Liguria si stringe intorno alla famiglia e agli amici della ragazza, alla città di Sestri Levante dove viveva e ai suoi genitori che con grande generosità hanno acconsentito alla donazione degli organi, che salveranno altre 5 vite”. Il presidente della Regione Liguria ha anche espresso a nome della giunta regionale e di tutta la Liguria “profondo cordoglio e sentite condoglianze” ha riferito il governatore della Liguria Giovanni Toti, con un post su Facebook.

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