21 grammi è una canzone contenuta nell’album “Pop-Hoolista Cosodipinto Edition” di Fedez, tra i suoi più grandi successi. Ma cosa significa il testo della canzone? Che ’21 grammi‘ sia il titolo di un film di Alejandro González Iñárritu è ben noto, così come si sa che il titolo del film fa riferimento al peso che il corpo perderebbe una volta morto e che corrisponde a quello dell’anima che con la morte fisica si distacca dalle terrene carni. Insomma, Iñárritu scelse un titolo poetico per raccontare una storia che aveva come protagonista Benicio del Toro e divenne, in breve, un must del cinema mondiale.
Cosa significa la canzone ’21 grammi’ di Fedez?
Quel titolo, è stato mutuato dal rapper Fedez per dare il nome a uno dei suoi brani. Un titolo che ha condotto a interpretazioni del tutto diverse (e sbagliate) rispetto a quelle volute da Fedez. Qualcuno ha voluto leggere nel titolo della canzone l’istitugazione all’uso della droga, cosa fortemente smentita dallo stesso rapper milanese.
La teoria dei 21 grammi
È popolarissima e largamente citata una teoria di un medico per cui l’anima pesa 21 grammi. Secoli prima è presente nella cultura egizia una cerimonia che fa riferimento al peso dell’anima. Teorie non confermate e leggende, che reali o meno ci affascinano e possono offrirci spunti di riflessione sul significato della nostra esistenza, che sicuramente, anche se non in senso letterale, ha un peso.
La teoria di MacDougall
Duncan MacDougall fu un medico statunitense nato nel 1866 diventato ormai famoso per un esperimento molto particolare: pesò dei corpi di persone che stavano per morire (spesso se malati di diabete o tubercolosi a livello terminale in America si veniva portati in ospedale in attesa del decesso) prima e dopo la morte. Si rese conto durante tale processo che il corpo perdeva dei grammi, uno in particolare 21,3 con precisione. I risultati di tale esperimento vennero pubblicati ed il medico affermò che 21 grammi, quindi, era il peso dell’anima e che il peso dei cadaveri diminuiva proprio in quanto l’anima si sollevava dal corpo. Ovviamente questa teoria è stata accolta dalla comunità scientifica con grande scetticismo, anche perché non ci sono delle prove effettive della sua esattezza né tantomeno dell’esistenza dell’anima. Secondo la maggior parte dei medici questa diminuzione di peso si spiega con il fatto che la temperatura del sangue in vita sia più alta e quindi tale cambiamento viene provocato dalla sudorazione.
Il cuore su una bilancia
Prima ancora di questa teoria è interessante notare la presenza di una credenza simile nella cultura egizia. Nel Libro dei morti viene descritta infatti la psicostasia, chiamata anche pesatura del cuore o pesatura dell’anima. Si tratta di una cerimonia a cui secondo gli egizi veniva sottoposta l’anima del defunto prima di andare nell’aldilà. Nella sala del tribunale di Osiride il dio Anubi (divinità della mummificazione) o a volte Horus (dio della luce, del cielo e della bontà) pone su uno dei piatti di una bilancia il cuore della persona, sull’altro piatto si reca invece una piuma, che rappresenta la Maat (la giustizia). Giudica l’esito della pesatura il dio Thot, divinità della saggezza. Se il cuore della persona è uguale nel peso alla piuma, vuol dire che questa in vita è stata giusta, altrimenti è divorata da Ammit, creatura mostruosa che mangia le anime. Alla cerimonia sono presenti anche altre divinità fra cui Shai, dio del destino.
La teoria dei 21 grammi non è mai stata provata ed è chiaro che questa credenza egizia non sia altro che un bel mito.
Il testo della canzone
21 grammi
Di felicità
Per uso personale
Noi che non abbiamo dato il massimo
Noi che non abbiamo fatto il classico
Noi fotocopie tutte uguali illuse di essere speciali
E non ci sono le stelle
Ma comunque stiamo svegli
Con più inchiostro sottopelle
Che sul libretto degli assegni
Noi che in mezzo a queste vipere
Ormai ci si può convivere
Ho consumato 21 grammi di felicità
Per Uso personale
Per andare via di qua
Senza più limiti
Senza più lividi
Un po’ più liberi
Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare ad occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c’era niente ne bastava la metà
21 grammi di felicità
In alcuni i paraocchi
In alcuni i paradenti
E le lezioni di vita
Segnateci assenti
Ci hanno sciolto le certezze dentro al bicchiere
ora ho più ghiaccio nel cuore che dentro al Jack Daniels
Cuori meccanici per noi sociopatici
Vite noiose, parchi monotematici
Amiamoci, perdiamoci, faranno delle indagini
Finché le nostre lacrime non romperanno gli argini
Teniamoci stretti, lacci emostatici
Siamo letargici, siamo crisalidi
Siamo romantici, siamo dei sadici
Se il mondo è malato aspettiamo le analisi
Più fradici, più fragili
Prima che il sole spunti, liberiamoci dal freddo
Copriamoci di insulti
Non ci sono le stelle
Ma comunque siamo svegli
Con più inchiostro sottopelle
Che sul libretto degli assegni
Noi che in mezzo a queste vipere
Ormai ci si può convivere
Ho consumato 21 grammi di felicità
Per Uso personale
Per andare via di qua
Senza più limiti
Senza più lividi
Un po’ più liberi
Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare ad occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c’era niente ne bastava la metà
21 grammi di felicità
Siamo l’effetto collaterale
Di una vita tagliata male
Guardo le ferite che ci hanno lasciato
per poi ricucirle
Con ago e filo spinato
Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare ad occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c’era niente ne bastava la metà
21 grammi di felicità