Tizio, Caio e Sempronio era un’espressione per indicare delle persone qualsiasi. Nell’Antica Roma il nome Tiberio o Titus erano molto comuni. A questo si è associato anche quello di Gaio, diventato poi Caio, mutuato da Gaio Gracco, fratello di Tiberio Gracco. Ecco cosa significa.
Ma chi era il padre di Tiberio e Gaio? Ovviamente, Sempronio Gracco. Questo terzetto di nomi era comunissimo nell’Antica Roma, tanto che venne utilizzato molto per gli esempi nei manuali giuridici del Medioevo. Secondo WikiPedia il terzetto di nomi appare per la prima volta nelle opere di Imerio, esperto di diritto dell’Università di Bologna.
Cosa significa quando si dice Tizio Caio e Sempronio?
Ancora adesso usiamo il nome di Tizio, Caio e Sempronio per indicare persone non meglio precisate. Al giorno d’oggi la parola più utilizzata è Tizio, riconosciuta come sinonimo di “tale”, ma nell’Antica Roma, era molto più comune Sempronio, l’ultimo dei tre.
E se tre nomi non bastano, la fila dei “qualunque” continua con Mevio, Filano e Calpurnio, molto meno utilizzati e conosciuti.