“Nel caso si verificasse un’iperdiffusione, come sta accadendo in Cina, il metapneumovirus potrebbe generare una diffusione anche epidemica”, ha dichiarato il professor Matteo Bassetti, virologo e Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Il patogeno, già conosciuto in Italia e studiato nel dettaglio, è ritenuto un virus respiratorio comune, ma con potenziali rischi, soprattutto in specifiche circostanze o a seguito di mutazioni che ne aumentino la contagiosità.
Cos’è il Metapneumovirus umano
Il metapneumovirus umano (Hmpv) è un agente patogeno appartenente alla famiglia dei virus parainfluenzali. “È noto da tempo e in Italia abbiamo avuto numerosi casi, descritti e documentati anche nella letteratura scientifica – spiega Bassetti – È responsabile di polmoniti interstiziali che somigliano a quelle causate dall’influenza o da altri virus respiratori, sia nei pazienti immunocompetenti che immunodepressi”.
Secondo il virologo, il virus rappresenta una delle tante cause di polmoniti comunitarie, cioè quelle contratte al di fuori dell’ambito ospedaliero. “Concorre, insieme ad altri virus come il respiratorio sinciziale e l’influenza A e B, al 20-30% dei casi di polmoniti comunitarie”. Tuttavia, nonostante la sua presenza stabile e ben documentata, non si registrano caratteristiche epidemiche in Italia, almeno fino ad ora.
Le possibili mutazioni
La situazione in Cina potrebbe essere diversa. “Occorre verificare se il ceppo che sta circolando nel Paese asiatico presenti mutazioni che lo rendano più contagioso rispetto a quelli conosciuti finora – aggiunge Bassetti – Nel caso di una diffusione su larga scala, il metapneumovirus potrebbe colpire persone che non hanno mai sviluppato anticorpi specifici, aumentando così il rischio di un’ondata epidemica”
Questa potenziale emergenza sanitaria non riguarda un virus nuovo, bensì uno già noto che, a causa di eventuali mutazioni o di particolari condizioni, potrebbe diffondersi in maniera più aggressiva.
Come viene curato
Attualmente, non esiste una terapia antivirale specifica per il metapneumovirus, così come non è disponibile un vaccino. “Come accade per molti altri virus respiratori, le opzioni terapeutiche restano limitate e meno efficaci rispetto ai trattamenti sviluppati per il Covid-19 – sottolinea Bassetti – Per il metapneumovirus non abbiamo né farmaci antivirali dedicati né strumenti di prevenzione mirata”.
Come si trasmette
Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, similmente agli altri patogeni respiratori. Questo rende particolarmente importante adottare misure igieniche preventive, soprattutto in caso di aumento della circolazione virale.