Cos’è la wine bag richiesta da molte persone ai ristoratori dopo l’entrata in vigore dal 14 dicembre del nuovo Codice della Strada che richiede maggiore attenzione e consapevolezza: molti giovani hanno già adottato l’abitudine di bere meno alcol prima di mettersi al volante, ecco le nuove tendenze nei ristoranti.
Nuovo Codice della Strada: cos’è la “wine bag”
L’approccio rigoroso del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre, prevede sanzioni severe e pene detentive per chi guida in stato di ebbrezza. Questo ha spinto milioni di italiani a prestare maggiore attenzione, soprattutto durante le festività natalizie. La novità rispetto agli anni passati è l’attenzione particolare che si dedica a non superare il limite di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue.
Le richieste nei ristoranti
Le nuove consapevolezze sono chiare e tangibili sia nelle abitazioni che nei ristoranti affollati, che hanno visto un aumento di clienti almeno dal 24 dicembre. “Dalla settimana scorsa, i clienti sono più attenti e temono le conseguenze dei controlli”, ha dichiarato al Messaggero Elena Cristofanon, proprietaria di un ristorante e ex presidente di Terziario Donna, raccontando quanto accaduto domenica scorsa a un tavolo di giovani. “Un gruppo ha ordinato mezzo litro di vino da condividere in cinque: è evidente che le sanzioni più severe stanno portando a una maggiore cautela, ma il calo dei consumi è inevitabile e rappresenta una preoccupazione per noi ristoratori”.
Evoluzione delle abitudini
Analogamente a quanto avviene con il cibo, molti consumatori che desiderano portare a casa il vino non consumato in modo sicuro, stanno iniziando a richiedere le “wine bag”, ovvero borse per il vino. Questo permette loro di finire di gustare il vino a casa senza doversi preoccupare di mettersi alla guida in condizioni rischiose, evitando così sanzioni che possono variare da alcune centinaia di euro fino al ritiro della patente, e nei casi più gravi, anche la detenzione. Per prevenire spiacevoli inconvenienti, spesso sono i ristoratori stessi a consigliare ai clienti di prestare particolare attenzione durante il pasto, lasciando comunque a ciascuno la libertà di decidere.
“Se da un lato questo potrebbe avere un impatto iniziale sui consumi, dall’altro rappresenta un passo verso una maggiore consapevolezza, simile a quanto avvenuto con il divieto di fumare nei locali o l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza. È essenziale anche incentivare l’uso di strumenti come gli alcol test personali, che consentono di controllare il proprio stato prima di mettersi alla guida. Se anche una sola vita può essere salvata grazie a queste misure, ne vale sicuramente la pena,” ha dichiarato Enrico Baggio, presidente di Ascom Servizi, al quotidiano.
In aggiunta a questi suggerimenti, è soprattutto tra i giovani che si osserva una maggiore moderazione nel consumo di alcol. Un altro ristoratore, Giorgio Borin, ha notato un cambiamento significativo nelle abitudini, in particolare durante le festività natalizie, quando i suoi camerieri più giovani hanno scelto bevande analcoliche al posto del vino, preoccupati per i controlli delle forze dell’ordine. Questo nuovo comportamento è un segnale positivo, anche se resta da vedere se si stabilizzerà nel tempo o se rimarrà un fenomeno temporaneo legato all’implementazione delle nuove normative.