Covid, bozza monitoraggio Iss: l’indice Rt è a 0.84, quindi sotto la soglia d’allarme fissata a 1. Lo scenario, sia pure lievemente, è in peggioramento. “Comincia a pesare il fatto che l’Italia è in giallo”, commentano dalla Cabina di regia, che ha appena trasmesso al Comitato tecnico scientifico il report elaborato sulla base dei dati della settimana compresa tra il 26 e il 31 gennaio.
Covid, bozza monitoraggio Iss: “L’Rt nazionale resta allo 0,84”
Com’era stato annunciato non ci sono grandi novità: la cartina dell’Italia resta in gran parte gialla, probabilmente solo la Sardegna cambierà colore passando anch’essa dall’arancione in area gialla. Mentre Bolzano, Sicilia, Puglia e Umbria restano in fascia arancione.
Per alcune zone dell’Umbria – Perugia e i comuni limitrofi, dove si sono registrati anche casi di variante brasiliana – sono pronti a scattare dei lockdown mirati nelle aree della regione che ha un Rt superiore a 1 ma resta arancione più colpite dal virus.
Zone rosse Abruzzo
Mini zone rosse anche in Abruzzo: il presidente della Regione, Marco Marsilio, sta per firmare un’ordinanza, che scatterà dalla mezzanotte, per disporle nei Comuni di Atessa e San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, e Tocco da Casauria, in provincia di Pescara. La zona rossa sarà in vigore a partire dalla mezzanotte.
Terapie intensive
Sei le regioni nelle quali le percentuali dell’occupazione delle terapie intensive superano la soglia limite del 30%. Si tratta di Friuli Venezia Giulia (37%), Marche (33%), Provincia Autonoma di Bolzano (35%), Provincia Autonoma di Trento (36%), Puglia (34%) e Umbria (51%), mentre Lazio e Lombardia, con un tasso pari al 29%, sono appena sotto.
Alto Adige in lockdown
Per contrastarla l’Alto Adige ha deciso di tornare in lockdown. Il regime più duro scatterà a partire dall’8 febbraio e durerà per le tre settimane successive.
Fonte: Huffington