Covid, procedono le vaccinazioni nel mondo. In Italia il generale Figliuolo è il nuovo commissario all’emergenza e Fabrizio Curcio si insedia come capo della Protezione civile. Ecco le ultime notizie sulla campagna vaccinale dall’Italia e dal mondo.
Covid, campagna vaccinale in Italia e nel mondo
La campagna vaccinale in Italia ha un nuovo responsabile: al posto di Domenico Arcuri ci sarà il generale dell’esercito Francesco Paolo Figliuolo. Il generale sarà dunque il nuovo commissario all’emergenza, con il potere di acquistare e organizzare tutti beni e le strutture ritenuti necessari a fermare l’epidemia.
Cambiamenti anche al vertice della Protezione civile: Fabrizio Curcio – già titolare del ruolo tra il 2015 e il 2017 – sostituirà il suo ex vice Angelo Borrelli, il cui mandato era in scadenza.
Curcio, Figliuolo e il premier Draghi riorganizzeranno la campagna vaccinale. Il piano resta quello già approvato ma il sistema, abbandonato il progetto dei padiglioni ‘primule’, va potenziato con strutture e personale disponibili: l’obbiettivo è recuperare sui ritardi.
Varianti e pochi vaccini
Le vaccinazioni devono proseguire rapidamente anche per frenare contagi e varianti prima che si sviluppino resistenze ai vaccini. Per questo in tanti, a cominciare dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, chiedono di fare come il Regno Unito (e l’Austria): iniettare quante più prime dosi possibile e rimandare il richiamo, in modo da riuscire a coprire una quota maggiore di popolazione.
Ma il problema principale resta la carenza di vaccini. Il ministero dello sviluppo economico, guidato dal vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti, ha vagliato la possibilità di ampliare la produzione utilizzando le infrastrutture delle aziende farmaceutiche esistenti in Italia.
Vaccini in arrivo
Negli Stati Uniti è stato approvato dall’autorità farmaceutica federale il vaccino (monodose e a vettore virale) di Johnson & Johnson. Il suo arrivo è imminente in Europa ed è atteso entro Pasqua. In Sudafrica è già utilizzato, ma non garantirebbe la piena immunità contro la variante locale.
Pfizer, Takis e Reithera
Continua la sperimentazione e lo studio degli effetti del vaccino Pfizer anche in Italia: secondo dei rilievi condotti a Roma, il sistema immunitario dei pazienti obesi sembra rispondere meno all’iniezione.
Sono partite le sperimentazioni anche per Takis, il secondo vaccino prodotto in Italia, dopo quello di Reithera che potrebbe essere disponibile già in autunno. Per Takis bisognerà invece aspettare un po’ di più.
Nord Italia avanti nelle vaccinazioni complete
Aumenta il numero degli italiani che hanno ricevuto due dosi di vaccino: sono circa 1 milione e mezzo. Se guardiamo il dato in proporzione ai residenti, le Regioni del Nord sono sopra la media nazionale. Più indietro il Sud e il Centro, con Umbria e Abruzzo agli ultimi due posti.
Le dosi di vaccino ferme nei frigoriferi
Sono oltre 4 milioni e mezzo le dosi somministrate in totale nel nostro Paese. Secondo i dati, Calabria, Sardegna e Umbria sono le Regioni meno efficienti. Valle D’Aosta e Alto Adige (provincia autonoma di Bolzano) sono quelle più efficienti.
Turchia e Marocco più veloci di Italia
Israele resta il primo Paese per vaccinazioni, e nel resto del mondo spicca anche il numero di dosi per abitante inoculate negli Stati Uniti. In Europa prendono il largo il Regno Unito, ma anche le piccole Serbia e Ungheria.
Al di fuori del Continente impressionano anche i risultati di Paesi vicini come Marocco e Turchia: partiti dopo rispetto il ‘Vaccine day’ dell’Unione europea, adesso l’hanno superata e di molto.
Paese che vai, vaccino che trovi
I vaccini iniziano a diffondersi ed essere disponibili ora anche in larga parte di Asia e Sudamerica. In quest’ultima il panorama è variegato: al momento il Paese più avanti è il Cile, dove vengono somministrati il cinese Sinovac e Pfizer.
Diplomazia e geopolitica vaccinale
A San Marino sono partite le somministrazioni proprio dello Sputnik: L’Italia doveva fornire ai sanmarinesi un primo consistente carico di dosi, che però non è più arrivato. Così la piccola Repubblica si è rivolta ai russi: il vaccino è stato considerato efficace e sicuro dalla prestigiosa rivista The Lancet e anche dall’Istituto Spallanzani di Roma, ma ancora non è chiaro in che tempi l’autorità europea del farmaco potrà valutare la sua immissione in commercio nell’Unione europea.
La polemica tra i Paesi Ue
Si apre un’altra crepa nel progetto di vaccinazione comune dell’Ue. Dopo gli interrogativi sulle dosi accaparrate dalla Germania al di fuori degli schemi previsti da Bruxelles, arriva una tegola peggiore. Austria e Danimarca vogliono rompere con la Commissione.
Vienna e Copenaghen accusano quest’ultima di ritardi e le inefficienze, non più tollerabili: per questo si preparano ad avviare una collaborazione stretta con Israele. Nel mirino ci sono i processi di autorizzazione dei vaccini e quelli di produzione delle dosi. Troppo lenti, secondo i Paesi dissidenti.
Movimenti simili sono in corso in Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia, dove i governi stanno negoziando o hanno già concluso accordi al di fuori dal quadro previsto dalla Commissione per le forniture di vaccini.
Passaporto vaccinale
Altra questione riguarda il cosiddetto “passaporto vaccinale“: in Israele lo hanno chiamato “green pass” e anche in Europa potrebbe arrivare un documento simile. La proposta dovrebbe essere presentata e discussa entro fine mese, ha spiegato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Le pressioni sul ‘passaporto’ arriverebbero soprattutto da Austria e Danimarca, che anche in questo caso minacciano di adottare iniziative senza aspettare l’Unione europea con il gruppo “First mover“.