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Covid in Campania, la variante inglese è passata dal 7% al 20% in 2 settimane

In Campania la variante inglese del Covid è passata dal 7 al 20% nel giro di due settimane. A renderlo noto è Luigi Atripaldi, direttore del dipartimento di biochimica dell’ospedale dei Colli di Napoli.

Covid, in Campania la variante inglese è passata dal 7% al 20%

“A inizio febbraio abbiamo cominciato lo screening in rete con l’Istituto Superiore di Sanità per la variante inglese. Avevamo una incidenza del 7%, ora dal report di ieri il dato è del 20%”. Lo afferma Luigi Atripaldi, direttore del dipartimento di biochimica clinica e microbiologia dell’Ospedale dei Colli di Napoli, che comprende il Monaldi e il Cotugno.

Siamo in una rete nazionale – spiega – e abbiamo la possibilità di sequenziare tutto il genoma del virus, per così individuare la variante inglese e anche altre possibili varianti che sono anche più pericolose. È chiaro che il dato di crescita è molto forte e quindi il contenimento è davvero necessario“. Ha aggiunto.

In Campania il 25% dei casi è riconducibile alla variante inglese

Il 25% dei casi positivi al Coronavirus in Campania sono riconducibili alla temibile variante inglese. È il risultato dello studio  di sorveglianza epidemiologica, condotto da Istituto Zooprofilattico, Tigem e Cotugno.

La variante inglese può diventare dominante in Italia

Cresce la preoccupazione per la diffusione della variante inglese del Covid in Italia. Secondo il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, infatti, “i numeri attuali di Covid19 suggeriscono che siamo sul filo del rasoio, in una situazione che rischia di peggiorare, e il prossimo futuro deve essere di grande attenzione continua”, così Pregliasco.


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