Vincenzo De Luca è stato condannato al risarcimento oltre 600mila euro alla Regione Campania per le Covid Card, considerate un superfluo duplicato del green pass nazionale. La sentenza della Corte dei Conti.
Covid Card, Vincenzo De Luca condannato al risarcimento alla Regione
La Corte dei Conti ha stabilito che De Luca dovrà restituire 609mila euro, spesi per la creazione delle «Covid Card» regionali, ritenute dalla Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti come un’inutile ripetizione del green pass nazionale. Le indagini sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, sotto la supervisione dei pm contabili Davide Vitale e Mauro Senatore. De Luca è stato ritenuto responsabile di dolo per la sua condotta.
La difesa del governatore è sempre stata molto netta: il provvedimento era considerato essenziale per incentivare la vaccinazione, ridurre il contagio e, di conseguenza, il numero di ricoveri e decessi legati alla pandemia. Inizialmente, i magistrati contabili avevano sollevato un’accusa di danno erariale pari a 3 milioni e 700 mila euro, chiedendo al governatore di risarcire quasi un milione di euro. Le altre accuse rivolte al presidente della Regione Campania, tuttavia, sono state giudicate coperte dallo scudo erariale, poiché si riferivano a comportamenti commissivi che, secondo la Procura della Corte dei Conti della Campania, presentavano una grave colpa.
I giudici contabili hanno invece prosciolto Italo Giulivo, Massimo Bisogno, Ugo Trama, Antonio Postiglione e Roberta Santaniello, anch’essi coinvolti nella stessa inchiesta. Le accuse mosse contro di loro, anch’esse caratterizzate da grave colpa, sono state ritenute dai giudici coperte dallo scudo erariale.