Mentre i territori si affidano alla didattica a distanza, il sindacato Unsic prova ad aggiornare la conta dei contagiati che hanno frequentato le aule scolastiche. La stima non è certo marginale: almeno 105mila casi complessivi, di cui circa l’80 per cento riguarda studenti. Oltre 10.000 i casi in Campania, almeno 105mila quelli a livello nazionale.
Scuola, Unsic: oltre 10mila contagi covid in Campania
Il contributo delle scuole alla diffusione del virus, soprattutto in modo indiretto attraverso i trasporti e gli assembramenti in strada, secondo l’Unsic, emergerebbe anche da diversi indicatori.
I dati
Innanzitutto i numeri: se dall’apertura delle scuole fino al 30 settembre sono stati individuati in Italia 25.461 nuovi casi, con una media di 1.500 al giorno, ad ottobre si è raggiunta la cifra complessiva di 364.571, ben 11.760 al giorno, quasi otto volte di più.
Dad per le superiori
“Pur riconoscendo il valore pedagogico della scuola in presenza, avremmo dovuto adottare la didattica a distanza per le superiori sin dal 14 settembre per attenuare la curva esponenziale esplosa non a caso due-tre settimane dopo, così come abbiamo profetizzato sin dall’estate” spiega Domenico Mamone, presidente dell’Unsic.
Niente banchi ma un presidio sanitario fisso
Secondo gli esperti dell’Unsic “In subordine si sarebbe potuto far partire le scuole superiori a novembre, recuperando il mese a giugno, riservando la bper l’apprendimento e lasciando in presenza le interrogazioni. Inoltre, anziché impegnare centinaia di milioni in banchetti e mascherine, sarebbe stato più utile prevedere un presidio sanitario fisso nelle scuole, la formazione informatica per i docenti e implementare fortemente gli apparati tecnologici. Ora, visto il trend, bisognerà evitare di tornare indietro, cercando invece di migliorare la didattica a distanza, modalità che volenti o nolenti ci dovrà accompagnare a lungo per evitare di peggiorare la situazione”.