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Marco Buglione è il primo medico a essere vaccinato con AstraZeneca: “Sto bene, richiamo tra 12 settimane”

Marco Buglione, 54 anni medico oculista e libero professionista, è il primo a essere vaccinato con una dose del vaccino antiCovid di AstraZeneca in Italia.
La dose è stata somministrata questa mattina, nel nuovo centro allestito nel parcheggio dell’aeroporto di Fiumicino.

Marco Buglione è il primo medico ricevere il vaccino AstraZeneca in Italia

“Sto bene, tra 12 settimane mi hanno detto che farò la seconda dose  adesso posso lavorare con più serenità con i miei pazienti“. Ha dichiarato il medico.

Proprio ieri l’Aifa ha raccomandato che la seconda dose del vaccino anti-Covid di AstraZeneca dovrebbe essere somministrata del giro di 12 settimane o almeno ad una distanza di 9 settimane dalla prima dose.

Come funziona il vaccino di AstraZeneca

Il vaccino di AstraZeneca agisce preparando il corpo a proteggersi dall’infezione da Sars-CoV-2, patogeno che per entrare nelle cellule bersaglio usa proteine dette Spike presenti sulla propria superficie.

Mentre i vaccini di Pfizer e di Moderna impiegano l’Rna messaggero (mRna) che racchiude l’informazione genetica necessaria alla produzione della proteina Spike del coronavirus, il prodotto di AstraZeneca è formato da un altro virus opportunamente modificato in modo da contenere il gene che regola la sintesi della Spike. Quello impiegato è un adenovirus reso incapace di riprodursi e che quindi non può causare malattie.

Una volta somministrato, il vaccino antiCovid di AstraZeneca trasporta il gene di SarsCov-2 nelle cellule della persona al quale è stato inoculato.

Le cellule useranno il gene per produrre la proteina Spike, che il sistema immunitario del vaccinato riconoscerà come un ‘nemico’ contro il quale attivare le ‘armi’ naturali rappresentate da linfociti T e anticorpi.

Così, se in seguito la persona vaccinata entrerà in contatto con il coronavirus, il suo apparato immunitario lo riconoscerà e sarà pronto ad attaccarlo: anticorpi e cellule T lavoreranno insieme per uccidere Sars-CoV-2, impedirne l’ingresso nelle cellule dell’organismo e distruggere quelle infette, contribuendo in questo modo a proteggere il vaccinato da Covid19.


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