Aumentano i contagi da Covid nella Cina settentrionale, al punto da dover isolare la capitale dell’Hebei. Le autorità locali stanno valutando un ritorno al lockdown per l’intera area interessata, ove risiedono circa 75 milioni di persone. Allarme in Cina. L’incubo Covid-19 sembra non terminare.
La Cina è in allarme: si registrano nuovi casi di Covid nella capitale dell’ Hebei
I nuovi casi registrati nell’ultimo giorno sono 63, di cui 51 nella sola provincia di Hebei. Si raggiunge il numero più alto dallo scorso luglio e la Cina ritorna in allarme Covid. Nelle ultime 24 ore, poi, si sono segnalati altri 69 contagiati asintomatici.
Al momento, la zona è stata isolata. Sono stati anche interrotti i collegamenti ferroviari e autostradali. A seguito di quest’impennata di contagi, le autorità valutano un nuovo ritorno al lockdown.
Continua lo scontro tra la Cina e l’Oms
Le autorità cinesi smentiscono di aver ostacolato l’intromissione degli scienziati, inviati dall’Oms, per indagare in merito alla nascita del Covid. Infatti, assicurano: ” sono ancora in corso i negoziati. Non è soltanto una questione di visti”.
A loro avviso, “sono ancora in corso i colloqui sulla data e sull’organizzazione” della visita degli scienziati dell’Oms.
Sul punto interviene il ministero degli Esteri di Pechino: “La questione della ricerca dell’origine del virus è incredibilmente complicata. Per garantire che il lavoro del team di esperti internazionali in Cina proceda senza intoppi, dobbiamo eseguire le procedure necessarie e prendere accordi pertinenti”. Con l’ Organizzazione mondiale della sanità, precisa il team di Pechino, “non ci sono mai stati problemi di cooperazione”. Si programma nei minimi dettagli, dunque, “le condizioni affinché il gruppo di esperti internazionali possa giungere in Cina”.
