Le scuole superiori possono tornare in presenza nella misura del 50% e fino al 75%, come previsto dal Dpcm del 14 gennaio. È questo il parere del Comitato tecnico scientifico, che si è riunito d’urgenza dopo la richiesta del governo di un’indicazione sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori.
Scuole, Cts: “Deve riaprire, se Regioni vogliono chiudere se ne assumano la responsabilità”
Gli esperti hanno inoltre sottolineato che “se qualche presidente di Regione decidesse diversamente, se ne assume la responsabilità”. Non sono poche le Regioni che avevano posticipato autonomamente la riapertura delle scuole. Troppi contagi ancora, per permettere il ritorno di milioni di studenti tra i banchi, sottolineavano.
Ieri il Friuli Venezia Giulia ha emanato una nuova ordinanza che stabilisce la didattica a distanza al 100% per le superiori fino a fine gennaio, dopo che il Tar aveva annullato il precedente provvedimento rimandando i ragazzi a scuola. Ma il governatore Massimiliano Fedriga ha rilanciato, firmando un’ordinanza che chiude tutte le scuole superiori nella Regione.
Anche in Calabria, Veneto, Sardegna, Marche e Basilicata le superiori riapriranno direttamente a febbraio. Si valuterà solo allora se i rischi legati all’emergenza coronavirus saranno tali da permettere agli studenti di rientrare in classe.
Anche in Liguria, dove le scuole sarebbero dovute riaprire il prossimo 25 gennaio, il governatore Giovanni Toti aveva comunque annunciato di voler posticipare il rientro almeno di una settimana, per permettere ai contagi di scendere ulteriormente. Lo stesso era accaduto in Campania.