Cronaca

Covid, Cts: scuole a rischio stop a causa della Variante Inglese “impennata di contagi tra i giovani”

La variante inglese del Covid rischia di far slittare il rientro degli studenti nelle scuole di tutta Italia nonostante la mappa dei contagi sia prevalentemente gialla. Secondo il coordinatore del Cts Agostino Miozzo la mutazione d’oltremanica è una minaccia concreta che non può essere ignorata per quanto debba essere dimostrato che la crescita dei casi di Coronavirus con prevalenza della variante inglese siano un “ostacolo alla normale attività scolastica“.

Variante Covid, Miozzo: “Se le varianti crescono, con dolore richiuderemo le scuole.”

Miozzo si è battuto, dentro e fuori il gruppo di esperti del Cts, perché l’uso della Dad fosse ridotto il più possibile: “Sono stato e sono un sostenitore accanito del principio per cui la formazione è un imperativo sociale e politico“.

La crescente preoccupazione che i contagi per la variante possano coinvolgere più che in passato i ragazzi impone maggiore attenzione sul fronte scolastico: “Se anche nel nostro Paese si evidenzierà che ragazzi e bambini sono portatori – ha aggiunto – certamente si deve chiudere, anche questa prospettiva mi provoca un grande dolore“.

Cts: “preoccupazione per la fascia scolastica 0-9”

Anche FabioCiciliano, un altro membro del Cts ha spiegato che “C’è preoccupazione, soprattutto per la fascia di età scolastica 0-9 anni, in cui già si è visto un incremento della trasmissibilità. Le scuole devono essere la priorità, le ultime a chiudere, ma se l’incremento numerico dei contagi sarà tale da mettere in crisi l’intero Paese per quanto riguarda la sostenibilità del sistema sanitario, una valutazione andrà fatta. Sempre nell’attesa che la campagna vaccinale arrivi a un punto tale da metterci in sicurezza“. 
I focolai nelle scuole
Nelle ultime ore si è allungata la lista dei focolai all’interno delle scuole: a Roma Capitale casi sono stati segnalati al Prenestino, in un’elementare di San Lorenzo e in un asilo dei Parioli. In un Liceo di Forlì ci sono 31 positivi e otto classi in quarantena.
Il piano del ministero dell’Istruzione
 Ieri il neoministro alla Pubblica istruzione, PatrizioBianchi, ai giornalisti che chiedevano se si punti a un ritorno di tutte le lezioni in presenza ha spiegato: “Lavoriamo per riaprire tutte le scuole“. La necessità di somministrare il vaccino anti Covid al personale scolastico nasce dall’esigenza di mettere in sicurezza una categoria a rischio, spesso in una fascia d’età delicata visto che i docenti e l’intero personale scolastico hanno in media 51 anni, tra i più anziani d’Europa.
covidCtsscuola