Un quarto dei casi in meno in una settimana. La frenata dell’epidemia in Italia è netta a guardare i numeri fino a ieri sera. I nuovi casi in sette giorni sono stati 101.627 contro i 136.473 di quella passata. Il calo è di 34.846 casi, cioè del 25,5%. Si tratta del quarto dato in discesa consecutivo ma mai si erano raggiunte percentuali di questo tipo. L’altra settimana ad esempio ci si era fermati a un -5,9%. Da sottolineare come i dati siano probabilmente condizionati da un importante calo dei tamponi, legato alle festività di Pasqua, e in particolare ai giorni di domenica, lunedì e martedì scorsi. I test sono stati 1.854.823 contro i 2.106.750 della settimana precedente. Il calo è del 12%, quindi meno accentuato di quello dei contagi. Andrebbe però capito qual è stata la proporzione tra i tamponi molecolari e quelli rapidi nell’ultima settimana rispetto alle precedenti. Comunque sia, è dalla settimana 8-14 marzo che si assiste a una riduzione dei test.
Covid, quasi tutta l’Italia torna in zona arancione: cosa cambia
Solo due regioni hanno numeri in aumento, mentre il Veneto a -36 e la Lombardia a -35%
Visti i numeri generali, quasi tutte le Regioni hanno dati in discesa. Solo due realtà salgono. Si tratta della Basilicata, che passa da 870 a 966 casi (+94, +10,8%) e della Sicilia, da 7.005 a 7.831 casi (+826, +11,7%). Ecco quali sono i numeri di tutte le altre. Il Friuli Venezia Giulia passa da 3.419 a 1.892 casi (-1.527, 44,6%), la Provincia Trento da 1.017 a 640 (-377, -37%), il Veneto da 10.123 a 6.421 (-3.702, -36,5%), la Lombardia da 24.566 a 15.870 (-8.696, -35,3%), il Piemonte da 13.741 a 9.218 (-4.523, -32,9%), le Marche da 3.412 a 2.296 (-1.116, -32,7%), l’Abruzzo da 2.050 a 1.410 (-640, -31,2%), l’Emilia-Romagna da 11.816 a 8.118 (-3.698, -31,2%), la Toscana da 10.109 a 7.464 (-2.645, -26,1%), la Puglia da 12.458 a 9.335 (-3.123, -25%), la Provincia Bolzano da 812 a 624 (-188, -23,1%), la Liguria da 3.263 a 2.554 (-709, -21,7%), la Valle d’Aosta da 513 a 409 (-104, -20,2%), il Lazio da 11.706 a 9.361 (-2.345, -20%), la Campania da 13.295 a 11.214 (-2.081, -15,6%), l’Umbria da 1.018 a 915 (-103, -10,1%), il Molise da 198 a 181 (-17, -8,5%), la Sardegna da 2.288 a 2.131 (-157, -6,8%), la Calabria da 2.794 a 2.777 (-17, -0,6%).
Ricoveri giù ma i decessi salgono, sono stati 3.224 in una settimana
Dopo quattro settimane di crescita e una nella quale i numeri sono rimasti praticamente stabili, finalmente si osserva un calo un po’ più deciso, anche se ancora contenuto, anche per i ricoveri, che come ormai noto seguono di alcune settimana l’andamento della curva dei contagi. Ieri erano 30.836 le persone ricoverate in reparti ordinari e intensivi dedicati ai malati di Covid, contro i 32.135 di domenica 4. La riduzione è di 1.299 ricoveri, il 4%. Quelli di terapia intensiva scendono finalmente dopo sette settimane di crescita. Ieri erano 3.585 contro i 3.703 di domenica 4 (-118, -3.1%).
I decessi ieri sono arrivati a 114.254, cioè in una settimana sono stati 3.224. Questo dato purtroppo è ancora in crescita, anche perché ci vuole molto tempo prima di vedere sui decessi gli effetti del calo della curva dei contagi. Nei sette giorni precedenti avevano perso la vita a causa del Covid 3.097 persone. Prima ancora erano stati 2.991 e, risalendo nel tempo, 2.797, 2.360, 2.086, 1.981.