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Covid: da domani quasi tutta Italia gialla, ma restano le zone rosse locali

L’Italia diventa quasi tutta gialla. Da domani, lunedì 17 maggio tutte le Regioni italiane saranno in zona gialla, tranne la Valle d’Aosta, confermata in zona arancione. Ma restano in zona rossa diversi comuni del Paese, istituite con ordinanze locali. Ecco quali regioni si apprestano a cambiare fascia e in quali territori resta il livello massimo di restrizioni.

Covid, Italia in zona gialla: Sardegna e Sicilia lasciano la zona arancione

Sardegna e Sicilia sono le ultime due regioni che hanno passano dalla zona arancione alla zona gialla. “Dopo tante sofferenze si torna finalmente a respirare – ha commentato il governatore siciliano Nello Musumecie provo gioia soprattutto per gli operatori economici, coloro cioè che più hanno finora sofferto. Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino”.

La Sardegna, con un Rt a 0.7, è la regione italiana con l’indice di trasmissibilità del Covid più basso d’Italia. È quanto è emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute utilizzato dalla cabina di regia per i cambi di colore. L‘Isola ha di nuovo numeri da zona bianca: ha una classificazione di rischio basso, con un’incidenza di 41 casi per 100mila abitanti, dato più basso d’Italia insieme al Molise, e una percentuale di positività del 2,3%.

Valle d’Aosta zona arancione

La Valle d’Aosta rimane arancione nonostante il governatore Erik Lavevaz avesse chiesto con una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza il passaggio in zona gialla, elencando una serie di dati, a suo dire, esplicativi del miglioramento della situazione epidemiologica nella regione Alla base della richiesta di Lavevaz “l‘indice Rt della Valle d’Aosta che è sotto la soglia dell’1 da oltre un mese; l’incidenza dei nuovi casi positivi che è intorno a 150 su 100.000 abitanti; gli indici ospedalieri che sono molto buoni”. Ma per almeno un’altra settimana la regione è confermata in arancione.

Abruzzo: zona rossa a Celano

Il 13 maggio è stata prorogata di una settimana la zona rossa per il comune di Celano (L’Aquila). L’area a maggiori restrizioni andrà avanti fino al 21 maggio compreso. Lo ha disposto l’Unità di crisi della Regione Abruzzo, presieduta dal presidente Marco Marsilio. Restano due, quindi, i comuni abruzzesi in zona rossa: fino al 20 maggio, per effetto di un provvedimento precedente, c’è anche Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo).

Zone rosse prorogate in Basilicata

Fino al 23 maggio zona rossa nei comuni di Anzi, Pietrapertosa e Rivello (provincia di Potenza). Inoltre, è confermata la zona rossa per il territorio comunale di Acerenza e Ripacandida (Provincia di Potenza), e Rotondella (provincia di Matera), sempre fino al 23 maggio. Disposta la revoca, a partire dal 16 maggio, della zona rossa per i territori comunali di Balvano e Rionero in Vulture (provincia di Potenza) e Garaguso (provincia di Matera).

Calabria: Rocca di Neto in zona rossa

Il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì ha firmato il 10 maggio l’ordinanza con la quale viene disposta l’istituzione della “zona rossa” nel Comune di Rocca di Neto (Crotone). Le misure sono in vigore fino a tutto il 24 maggio. Il 13 maggio Spirlì ha prorogato fino al 20 maggio la zona rossa” nella frazione di Paravati del Comune di Mileto, in provincia di Vibo Valentia.

Le zone rosse in Lazio e Sicilia

Il 13 maggio l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato ha reso noto che la zona rossa di Bella Farnia, frazione di Sabaudia, in provincia di Latina è stata prorogata per ulteriori 7 giorni, dunque fino al 20 maggio. La Sicilia, invece, è la regione italiana con più zone rosse locali. Restrizioni fino al 26 maggio, decise per i Comuni di Gagliano Castelferrato, nell’Ennese, e San Biagio Platani, in provincia di Agrigento, Capo Passero (Siracusa) e Santa Teresa di Riva (Messina)

Sempre in Sicilia, zona rossa fino al 19 maggio per i comuni di Tortorici e Nizza di Sicilia, nel Messinese, Santa Cristina di Gela, San Cipirello, Vicari e Corleone (provincia di Palermo), Ravanusa (provincia di Agrigento), Mineo (provincia di Catania) Gela e Riesi (provincia di Caltanissetta), Maniace (provincia di Catania).


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