Covid, niente matrimoni con più di 30 invitati: spunta la proposta di istituire un rimborso con fondi pubblici per le somme già spese. Questa è una delle proposte spuntate ieri sera sul tavolo della conferenza Stato-Regioni sul nuovo Dpcm del governo.
Coronavirus, matrimoni ristretti: spunta l’ipotesi del rimborso
Di qui l’ipotesi di una “clausola di salvaguardia” lanciata dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, a nome delle Regioni. “I matrimoni sono feste che si organizzano con grande anticipo, dev’esserci una clausola di salvaguardia che consenta sia alle persone di recuperare i soldi che hanno anticipato, sia ai locali e ai musicisti di avere un risarcimento, su questo abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo urgentissimo con il governo”.
Rimarca Toti
“Il limite di trentapartecipanti alle feste ha lasciato perplesse gran parte delle Regioni per tre motivi: – spiega – non tiene conto dell’ampiezza dei locali”, il secondo si lega al tema della distinzione tra celebrazioni di tipo civile o religioso con “una profonda iniquità perché ognuno festeggia quello che gli pare. Infine il tema dei matrimoni”.