Il 20 febbraio del 2020 all’ospedale di Codogno, provincia di Lodi, si registra il primo caso di Covid 19 in Italia. Dall’intuizione dell’anestesista Annalisa Malara, che effettua il primo tampone sul paziente 1, il 38enne Mattia Maestri, l’incubo Covid ha inizio in Italia. Ecco i numeri della Pandemia a due anni dall’inizio.
Due anni di Covid, i numeri della pandemia
Il lockdown
La prima ripresa
Il Covid sembra un ricordo, ma è solo l’inizio di una serie di “illusioni”
Nell”autunno 2020 i casi tornano a salire, rapidamente; gli ospedali si riempiono di nuovo: tutti i parametri schizzano e si ritorna alle restrizioni. Richiudono molte attività, la mascherina diventa obbligatoria, gli italiani riscoprono il coprifuoco. Si arriva a marzo 2021, dove si tocca un nuovo picco di contagi. Ancora un sacrificio: la Pasqua in zona rossa, l’Italia si blinda di nuovo.
I vaccini
Ma nel frattempo è arrivato il vaccino, i numeri scendono, si respira un’aria di ottimismo. A maggio, per l’ultima volta si superano i 10mila casi, a giugno per l’ultima volta i mille. Sembra davvero finita. La campagna di immunizzazione procede, l’effetto si vede. Ma niente da fare.
La variante Omicron
In autunno ci arrivano le varianti, la Omicron in particolare, che caratterizza anche l’avvento della quarta ondata. E si riparte con la conta fino al picco di gennaio (il 18 si sono registrati 228.179 casi e 434 i decessi in 24 ore). Quindi tre settimane di calo continuo, si avvicina un’altra primavera.
La ripartenza
Si respira aria di ripartenza, ma anche qui il virus presenta il suo conto: dall’inizio dell’emergenza sanitaria ad oggi la crisi innescata dal Covid ha cancellato – stando alle stime di Confesercenti – quasi 4mila euro di spesa a famiglia. Solo nel primo anno di pandemia sono stati persi 183 miliardi di Pil e 137 miliardi di consumi, di cui: 86 miliardi durante la prima ondata (marzo-giugno 2020) e 51 tra novembre 2020 e marzo 2021). Dati che hanno riportato il Paese al 1997: la fine, dunque, non è ancora arrivata.