Il Covid metterà ancora sotto pressione i sistemi sanitari. A lanciare l’allarme è la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon. “Prevediamo che altre varianti continueranno ad emergere e che il Sars-CoV-2 imporrà periodicamente oneri significativi ai sistemi sanitari” ha affermato la Ammon, in audizione davanti alla commissione Envi del Parlamento Europeo, a Bruxelles. “Ora che i Paesi europei – aggiunge Ammon – stanno raggiungendo alti livelli di immunità alla malattia grave, grazie alle vaccinazioni e ai contagi, la traiettoria futura della pandemia di Covid-19 sarà impattata da diversi fattori, come la durata dell’immunità e l’emergere di nuove varianti“.
Covid, l’Ecdc allerta: “La pandemia non è finita“
“La pandemia non è finita” e i casi positivi al virus Sars-CoV-2 in Europa sono tornati “a crescere. Il lato positivo è che il tasso di mortalità continua a diminuire, però muoiono di Covid-19 ancora oltre 6mila persone alla settimana nell’Ue“, spiega ancora Ammon, che aggiunge come nel prossimo inverno in Europa a circolare “potrebbe essere la stessa variante” del Sars-CoV-2 che domina ora, “ma potrebbe anche essere un’altra. Dobbiamo stare attenti nel corso dell’estate, per rilevare nuove varianti in tempo“.
E ancora: se una malattia come la Covid-19 da pandemica diventa “endemica, non vuol dire che non è pericolosa e che non è frequente. Ci sono malattie endemiche che sono pericolose, sono gravi e sono molto frequenti“. “Dobbiamo metterci d’accordo su che cosa intendiamo con malattia endemica“, dice rispondendo ai quesiti degli eurodeputati.
L’importanza della vaccinazione
Ora vaccinare la popolazione europea contro la Covid-19 “è quasi una missione impossibile, perché c’è Omicron“, che viene considerata meno pericolosa. “So che i Paesi membri stanno chiudendo i centri di vaccinazione, ma spero che abbiano piani per riattivarli il prossimo autunno“, sottolinea la direttrice dell’Ecdc. Nell’Ue, ricorda, “ancora un quarto della popolazione non è vaccinato” contro la malattia provocata dal Sars-CoV-2.