Cronaca

Covid, arriva il farmaco generico Pfizer: sarà distribuito a prezzi bassi in 95 paesi | ECCO DOVE

Via libera al farmaco generico anti Covid. L’annuncio è di Pfizer che lavora al nuovo trattamento contro il Covid. Un farmaco che potrebbe essere distribuito come generico, quindi a costi molto bassi, in 95 paesi economicamente meno avanzati nei quali vive complessivamente più della metà della popolazione mondiale. Un annuncio simile aveva interessato il farmaco dell’azienda farmaceutica Merck (Merck Sharp Dome, MSD) a fine ottobre.

Covid, cos’è e come funziona il farmaco generico di Pfizer

Pfizer ha sottoscritto un accordo con Medicines Patent Pool (MPP), un’organizzazione sostenuta dalle Nazioni Unite che promuove l’adozione di politiche e iniziative commerciali per rendere meno costosi e più accessibili particolari farmaci nei paesi poveri. Grazie all’accordo, MPP ha ora la capacità di accordarsi con altri produttori di farmaci, che potranno produrre e distribuire un farmaco generico uguale al Paxlovid, il nome commerciale del farmaco che Pfizer intende vendere nei paesi più ricchi.

Nei test clinici svolti finora, il Paxlovid ha fatto ottenere risultati molto promettenti nel prevenire le forme gravi di COVID-19 tra persone a rischio come anziani o individui con altre malattie.

I migliori effetti sono stati ottenuti somministrando il trattamento subito dopo la comparsa dei primi sintomi. Sono stati così positivi da spingere una commissione indipendente che supervisionava la sperimentazione a raccomandare la chiusura anticipata dei test, in modo da consentire a Pfizer di presentare il prima possibile una richiesta alle autorità di controllo sui farmaci per approvare il nuovo medicinale. L’azienda è ora in attesa delle autorizzazioni necessarie per distribuire il proprio farmaco.

Il farmaco distribuito a costi bassi

L’accordo dovrebbe rendere disponibili in tempi più rapidi quantità maggiori del farmaco, del quale non ci saranno molte scorte subito dopo l’autorizzazione. Pfizer prevede di poterne produrre per poco meno di 200mila trattamenti entro la fine dell’anno, mentre nel corso del 2022 dovrebbe riuscire a produrre pillole per 50 milioni di trattamenti. Queste saranno in vendita sia nei paesi più ricchi, sia in quelli poveri e a un prezzo più contenuto. La versione generica sarà ancora meno costosa, ma ci sono dubbi sui paesi scelti per la sua distribuzione.

Dalla lista dei 95 paesi poveri mancano per esempio il Brasile, uno dei paesi con il più alto numero di decessi da COVID-19 dall’inizio della pandemia, e altri stati che nell’ultimo anno e mezzo hanno avuto serie difficoltà come Libia, Iraq e Cuba.


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