Covid, Figliuolo: “immunità di gregge”, entro settembre con 500mila vaccini al giorno. Il commissario straordinario all’emergenza Covid 19, Francesco Paolo Figliuolo in audizione davanti alle commissioni di Camera e Senato, ha illustrato le tappe della campagna vaccinale.
Covid, Figliuolo: 500mila vaccini al giorno e “immunità di gregge” entro settembre
In audizione davanti alle commissioni riunte Affari sociali e Igiene di Camera e Senato, il commissario straordinario all’emergenza Covid 19, Francesco Paolo Figliuolo, spiega tempi e modi della campagna vaccinale.
Cambio di passo
Il tanto atteso “cambio di passo” c’è stato, premette il generale, “e sta producendo risultati. Solo a marzo abbiamo somministrato oltre 5 milioni di vaccini, con picchi di 250 mila al giorno“.
Le forniture
Anche alla voce “forniture” è stato quasi azzerato il divario: “da inizio campagna, nel primo trimestre, si aspettavano 15,6 milioni di dosi e noi chiudiamo a 14,2. Solo questo mese sono 7,6 milioni di dosi e tra ieri e i prossimi giorni ne stanno arrivando circa 3: ieri oltre un milione di Pfizer, domani oltre 500 mila Moderna e oltre un milione 300 mila AstraZeneca”.
Le dosi in arrivo ad aprile
Notizie incoraggianti anche per aprile: il trend si conferma “in crescita, con 8 milioni di dosi già assicurate in arrivo, 400 mila delle quali Johnson&Johnson“.
I punti vaccinali
“La capillarizzazione delle somministrazioni è essenziale per il successo della campagna vaccinale”, ribadisce il commissario straordinario. I punti vaccinali nell’ultimo mese sono cresciuti del 30%: “attualmente ne abbiamo oltre 2 mila di varie dimensioni”, e “ne sono stati individuati altri 420”, in attesa di verifiche sulla operatività.
Nuovi punti vaccinali
Oltre alle strutture sanitarie e alle caserme, “è allo studio anche la possibilità di aggiungere in progressione all’elenco dei centri vaccinali i siti produttivi, quelli della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture delle associazioni e della Conferenza episcopale italiana”.
“Sino ad oggi in Italia sono state somministrate oltre 9,6 milioni di dosi di vaccino – ha ricordato Figliuolo – e si è registrato un incremento notevole delle somministrazioni a persone più anziane e con patologie gravi: ad oggi sono state 3,7 milioni ed il loro numero aumenta di giorno in giorno. È ad anziani e fragili che occorre pensare per primi”, perché sono loro che quando contraggono il virus “hanno le percentuali più alte di finire in terapia intensiva e di non uscirne più”.