“In Italia la situazione è sotto controllo ma il pericolo è vero”, ad affermarlo Ranieri Guerra, vice direttore generale dell’Oms e componente del Comitato tecnico scientifico. “Non siamo più di fronte a un rischio, siamo di fronte a un pericolo vero e completo”, ha aggiunto, spiegando che “la mascherina può aiutare molto se viene indossata da tutti e in maniera corretta”.
Guerra: “La mascherina può aiutare molto se viene indossata in maniera corretta”
Guerra, afferma che, al momento, la situazione nel nostro Paese è sotto controllo anche perché “siamo ancora con focolai che vengono identificati e in qualche modo contenuti“. Impossibile, per ora, valutare, un possibile nuovo lockdown: “C’e’ un documento che il Cts ha preparato e si basa su una serie di scenari possibili. La situazione è ancora abbondantemente sotto controllo. Con le nuove misure che il governo sta preparando cercheremo di contenere il rischio”.
Misure efficaci? “Lo vedremo fra due settimane”
Per Guerra “non si tratta di bravura” quella dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei che hanno contagi maggiori, “ma di andamento dell’epidemia e di misure messe in atto. L’Italia ha fatto un ottimo lavoro soprattutto su un impianto di monitoraggio continuo e di rilevazione continua con le amministrazioni locali.
Altri Paesi, con una struttura più centralizzata, hanno preso un po’ in ritardo il risorgere del contagio e della trasmissione. Speriamo che non sia il nostro futuro, che sia un’allerta talmente forte che le misure prese possano avere successo, ma lo vedremo tra un paio di settimane”, ha concluso.
Quarantena di 10 giorni
Sulla decisione di abbassare il periodo di quarantena a 10 giorni, Guerra è stato chiaro. “È cambiato l’accumulo di evidenze scientifiche che abbiamo. Sappiamo che per i contatti che non sono diagnosticati, la quarantena può essere rilasciata a 10 giorni. Il tampone diagnostico è poi un’altra misura. Se si vuole arrivare al 14esimo giorno senza tampone, è accettato. Altra cosa per i casi positivi”, ha detto.
Le feste private
Una misura molto discussa è quella di limitare o vietare le feste private? “È un messaggio di grande allerta determinato da un fatto incontestabile: la maggior parte dei contagi avviene a livello domestico. Se la misura sia applicata, applicabile e come venga sorvegliata, dipende da quanto la gente possa capire l’elemento di forte allarme che esiste”, ha sottolineato il vicedirettore vicario dell’Oms.