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Covid sempre più simile all’influenza stagionale: in aumento i casi in Campania

Il Covid-19 si presenta sempre più simile ad un’influenza stagionale e in Campania, con l’arrivo del freddo, i casi sono in aumento. La variante, che con il gelo arriva più velocemente, è Cerberus.

Covid mascherato da influenza stagionale

Come possiamo leggere dai dati pervenuti dal Ministero della Salute, nell’ultima settimana si fa strada l’annunciata ondata invernale della variante Cerberus. Con l’affacciarsi dei primi freddi la crescita della curva epidemica, dopo il 15% di incremento registrato sette giorni fa (7,3% in Campania) sale ancora del 10% a livello nazionale e parallelamente anche in Campania.

I contagi potrebbero aumentare entro Natale, i motivi sono riconducibili ad un calo della somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid e, contemporaneamente ad un mancato avvio della profilassi antinfluenzale. Le conseguenze, sul piano clinico e delle ospedalizzazioni, in particolare per le fasce di popolazione più vulnerabili, sono tutte le verificare. A questo deve aggiungersi l’innalzamento del livello di rischio dovuta alla mancata attenzione popolazione che non è più cauta e attenta e all’abbandono dell’uso delle mascherine e del distanziamento nei luoghi chiusi e affollati.

Covid in Campania: in aumento i ricoveri

L’ultimo bollettino dei casi Covid di ieri segna dunque una ripresa dei ricoveri in Campania per il Covid. Le terapie intensive, da settimane stabili, passano da 14 posti letto occupati due giorni fa ai 17 di oggi ma l’incremento più elevato riguarda i reparti ordinari: 34 in più in un solo giorno (dai 287 di giovedì ai 321 di ieri) sebbene a fronte di un tasso di positività stabile, attestato attorno al 16 per cento dei tamponi. Un dato generale fortemente sottostimato in quanto molti pazienti che avvertono sintomi acquistano in farmacia e si auto-somministrano il test a casa senza registrarsi sulle piattaforme informatiche di sorveglianza.

L’invito di De Luca alla prudenza

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca durante sua consueta diretta Facebook del venerdì, ha lanciato un invito alla prudenza:

Non c’è nessuna novità in particolare ma il mio invito alle persone fragili, agli anziani, è di vaccinarsi con la quarta dose insieme alla vaccinazione antinfluenzale. In Cina sono stati individuati 31mila positivi Covid, una cifra banale su una popolazione di 1,4 miliardi ma è un piccolo campanello d’allarme perché quello che succede in Cina arriva in Europa con un mese e mezzo, due mesi di ritardo.

Auguriamoci di no questa volta anche perché – ha aggiunto il governatore – abbiamo alle spalle una importante campagna di vaccinazione fatta anche in Italia nonostante i No Vax e nonostante l’opportunismo di Fratelli d’Italia e della Lega che hanno remato contro per un anno e mezzo. Ci avviciniamo alle feste, ai cenoni. Fatevi qualche tampone in più e mettetevi la mascherina quando ci sono gli assembramenti. Non è un grande sacrificio ma un elemento di prudenza”.

A Napoli sono ancora circa 30 mila gli over 70 senza scudo antiCovid. Anche a voler sottrarre una quota di guariti la platea dei suscettibili è ancora ampia.

L’allarme dell’Oms: in crescita Cerberus e Gryphon

Cerberus (in crescita in Italia al 30,7%) e Gryphon: l’allarme dell’Oms sulle nuove sottovarianti di Omicron
La variante Cerberus di Sars-Cov-2 secondo le stime ha raggiunto circa il 13 per cento della quota di ceppi circolanti a fronte del 4 per cento di ottobre. “Il caldo ha finora tenuto a bada il virus, col freddo e la chiusura delle finestre ma i casi sono destinati ad aumentare”, spiega Davide Cacchiarelli del Tigem di Pozzuoli impegnato nei sequenziamenti.

Il picco di contagi

Il picco di contagi di influenza si avrà quest’anno in anticipo, entro Natale, rispetto agli anni scorsi – conclude Silvestro Scotti leader nazionale della Fimmg e vicepresidente dell’Ordine di Napoli – le mascherine servono ancora. La curva dell’epidemia di influenza dopo l’avvio sprint con casi 5 volte superiori a quelli registrati nelle stagioni pre-Covid è aggravata dalla tiepida aderenza alle vaccinazioni”.

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