Covid in Italia, la mortalità nei No vax 14 è volte più alta rispetto a chi ha booster e ricoveri in rianimazione 11 volte maggiori. Questo è quanto evidenziato dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati della sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale.
Covid, il report esteso dell’Iss: mortalità e ricoveri in rianimazione nei No vax
“Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di sopra i 12 anni, nel periodo 28 gennaio-27 febbraio, per i non vaccinati (65 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (15decessi per 100.000 abitanti) e circa quattordici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (5 decessi per 100.000 abitanti)“, si evidenzia nel report.
Il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione sopra i 12 anni, nel periodo 4 febbraio – 6 marzo per i non vaccinati (12 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) “risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e circa undici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (1 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti)”, si legge ancora.
Tra 10-19 anni più alto tasso incidenza a 14 giorni
In Italia è in aumento l’incidenza dei casi Covid a 14 giorni in tutte le fasce d’età. Ma ella “fascia 10-19 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 2.165 per 100.000, mentre nella fascia di età sopra gli 80 anni si registra il valore più basso, 801 casi per 100.000 abitanti“. Lo evidenzia il report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati della sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale
Stabili ricoveri in età pediatrica ma under 5 in aumento
Nel report dell’Iss si legge che è “stabile il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d’età pediatriche ad eccezione della fascia under 5 che risulta in aumento benché i dati riferiti all’ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento“
Omicron, booster efficace al 70% nel prevenire infezione
L’efficacia del vaccino anti-Covid, ovvero la riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, nel periodo di prevalenza Omicron, nel prevenire le infezioni “è pari al 70% nei soggetti vaccinati con dose booster” e “pari al 50% entro 90 gironi dal completamento del ciclo vaccinale, 42% tra i 91 e 120 giorni, e 48% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale“. Lo evidenzia il report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati della sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale.
L’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia severa è pari “a 73% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 76% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 76% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. E pari al 91% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster“, si legge nel report.