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Covid in Italia: 5 Regioni a rischio Zona Gialla ma ora contano i ricoveri

Continuano ad aumentano i contagi da Covid 19 in Italia e, con la variante Delta sempre più predominante nel Paese, le Regioni maggiormente colpite rischiano il passaggio in zona gialla con nuove regole, misure e restrizioni proprio nella stagione del turismo. Ma per un eventuale cambio di colore peserà di più il tasso dei ricoveri ha assicurato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza.

Covid in Italia: il monitoraggio dell’Iss e Ministero della Salute

A indicare intanto un cambio di tendenza in salita nei casi, i dati del monitoraggio Covid settimanale rilasciati ieri: a livello nazionale l’indice Rt è infatti a 0.91, in aumento rispetto alla scorsa settimana quando si attestava a 0.66. Cresce anche la circolazione della variante Delta, che desta l’attenzione “elevata” di Iss e ministero della Salute. Intanto, sono 2.898 i nuovi casi registrati ieri, 16 luglio, dal bollettino della Protezione Civile. 11 i morti, che portano il totale delle vittime a 127.851.

Regioni a rischio Zona Gialla

Tra le Regioni e Province autonome a rischio Zona Gialla, con un valore dell’indice Rt superiore a 1 questa settimana troviamo Campania, Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano, Sardegna e Veneto. Ma molto probabilmente non sarà così in quanto il ministro Speranza ha ufficializzato il cambio di passo richiesto dai presidenti delle Regioni. “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione” contro il Covid, secondo il ministro Speranza è infatti “ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione“.

La situazione in Italia

Il quadro generale della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2 torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato“, quanto scritto nel report Iss-Ministero Salute con i dati del monitoraggio relativo alla settimana 5-11 luglio. “Sono 19 le Regioni e le Province autonome classificate a rischio moderato e due (Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso“.

L’impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri – dicono gli esperti – rimane minimo con tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva ancora in lieve diminuzione“. “La trasmissibilità sui soli casi sintomatici aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici“.

Nessuna regione in soglia critica

Nessuna Regione o provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (al 6 luglio) a 157 (al 13 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (6 luglio) a 1.128 (13 luglio)“.


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