Cronaca

Covid, in Italia solo 3 regioni in rosso scuro: la nuova mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

Covid, in Italia le regioni in rosso scuro, secondo la nuova mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, passano da 7 a 3. Restano in rosso scuro Piemonte, Valle d’Aosta e Puglia.
Per quanto riguarda l’andamento dell’epidemia nel nostro Paese, sono diverse le regioni che potrebbero cambiare zona la prossima settimana, tra queste Campania, Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia che puntano ad abbandonare la zona rossa per passare in zona arancione come tutte le altre regioni italiane, in attesa che il governo reintroduca la zona gialla a partire da inizio maggio. Ma c’è anche chi rischia il passaggio in zona rossa.

Covid, in Italia 3 regioni restano in rosso scuro: ecco quali sono

In Italia crollano da 7 a 3 le regioni in rosso scuro, la fascia di massimo rischio per Covid nella mappa epidemiologica d’Europa aggiornata dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Si tratta di Piemonte, Valle d’Aosta e Puglia. Il colore si degrada in rosso per il resto della Penisola, compresa la Sardegna che la scorsa settimana aveva abbandonato l’arancione, che contraddistingue un livello più basso di rischio. Le regioni che rispetto alla scorsa settimana hanno lasciato il rosso scuro per entrare nel rosso sono Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna.

Zona rosso scuro: cos’è e come funziona

Ecco le caratteristiche della zona rosso scuro:

  • tasso di contagi a 14 giorni superiore a 500 per 100mila persone: si applicherebbe alle aree con queste caratteristiche
  • tampone obbligatorio: per le persone che viaggiano da un’area rosso scuro, gli Stati membri dovrebbero richiedere loro di sottoporsi a un tampone prima dell’arrivo (anche per i viaggiatori essenziali, cioè coloro che lo fanno per lavoro o necessità)
  • quarantena obbligatoria: le persone che viaggiano da un’area rosso scuro dovrebbero essere sottoposte a quarantena come raccomandato dal Comitato per la sicurezza sanitaria e attualmente praticato da diversi Stati membri (anche per i viaggiatori essenziali)
  • scoraggiati tutti i viaggi non essenziali, fino a quando la situazione epidemiologica non sarà notevolmente migliorata: questo riguarda in particolare i viaggi da e verso le aree rosso scuro
  • misure di permanenza a domicilio e chiusura temporanea di alcune aziende: in considerazione dei rischi legati a un numero molto elevato di nuove infezioni, la Commissione continua comunque a raccomandare, sulla base degli orientamenti dell’ECDC, che gli Stati membri accettino di adottare, mantenere o rafforzare gli interventi non farmaceutici come, in particolare nelle aree classificate come rosso scuro, per rafforzare i test e il tracciamento e per aumentare la sorveglianza e il sequenziamento dei casi COVID-19 per raccogliere informazioni sulla diffusione di nuove varianti di coronavirus più infettive.
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