Cronaca

Covid, Locatelli “in autunno serviranno mascherine Ffp2 per viaggiare in bus o treni”

"La variante Delta è molto contagiosa. Questo tipo di mascherina assicura una protezione maggiore rispetto alla chirurgica e quindi andrebbe utilizzata in situazioni di sovraffollamento"

Mascherine Ffp2 su treni e bus affollati a partire da ottobre. Ad annunciare questa possibilità è Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità e direttore del dipartimento di oncoematologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, in un intervista a La Stampa. “La variante Delta è molto contagiosa. Questo tipo di mascherina assicura una protezione maggiore rispetto alla chirurgica e quindi andrebbe utilizzata in situazioni di sovraffollamento. Nel prossimo autunno sarebbe opportuno indossarla sui mezzi pubblici, come metropolitana e bus”. 

Covid: Locatelli “sarà un autunno diverso”

“Certamente sarà un autunno diverso da quello del 2020 – spiega – perché sono state effettuate molte vaccinazioni. Oggi la maggior parte delle persone ricoverate non è vaccinata oppure ha ricevuto una sola dose. La protezione è del 97% dal rischio di essere ricoverati in terapia intensiva”.

Locatelli chiarisce che la possibilità di effettuare una terza dose di vaccino anti Covid “È ancora oggetto di riflessione, in quanto non vi sono evidenze di quanto duri la protezione conferita dai vaccini. Non è infatti escluso che la risposta immunitaria superi i dieci mesi. Sono quindi cauto sulla necessità di una terza dose per le persone molto anziane, mentre va raccomandata per i soggetti con una ridotta funzionalità del sistema immunitario, con patologie autoimmuni o pazienti oncologici”. 

La terza dose di vaccino

Sulla necessità di effettuare la terza somministrazione del vaccino è invece più convinto Sergio Abrignani, immunologo dell’Università di Milano e membro dello stesso Cts, che in una intervista a La Repubblica afferma: “Potrebbe servire a dare un boost, cioè un potenziamento della risposta immunitaria, a chi ha già chiuso il ciclo. Sappiamo, grazie all’esperienza su altri vaccini, come quello contro l’epatite B, che una nuova somministrazione dà un rinforzo rispetto alle prime due dosi”.

“Sarà utile ad esempio per chi ha risposto poco al primo ciclo di vaccinazione ma anche per chi ha ancora un’ottima copertura, perché potrebbe servirgli a prolungare la memoria immunologica. Paesi come Israele, Francia, e ora anche gli Usa si stanno muovendo”, sottolinea.

Vaccini ai bambini

Secondo Locatelli “è importante coprire anche la fascia sotto i 12 annidi età”. Si attende ancora il via libera delle agenzie regolatorie, Ema per l’Unione Europea e Fda per gli Usa, per vaccinare i più piccoli. “La sperimentazione è in fase molto avanzata e la documentazione verrà vagliata delle agenzie regolatorie, Ema, Agenzia europea per i medicinali, e Fda, Food and Drug Administration, da cui deve arrivare l’autorizzazione definitiva. Se la valutazione sarà positiva, potremmo aspettarci l’approvazione entro novembre, anche se si tratta di una stima approssimativa”.

Locatelli spiega che “la sperimentazione sta riguardando due vaccini a Rna messaggero, Pfizer e Moderna”. Secondo il professore le paure dei genitori “sono infondate”, perché “la vaccinazione in questa fascia di età con questa tipologia di vaccini è sicura. I benefici sono maggiori dei rischi”.

Convincere gli indecisi a vaccinarsi

Ora occorre accelerare per l’ultimo miglio della campagna vaccinale e convincere gli indecisi: “La vaccinazione è fondamentale per la loro protezione. Rivolgo quindi un appello accorato a chi finora non si è vaccinato. Soprattutto alla fascia over 50 dove ci sono oltre 4 milioni di persone che non hanno ricevuto neppure la prima dose. Il tasso di letalità aumenta al crescere dell’età. Per esempio nella fascia 60-69 è del 2,8% e fra i 70-79 sale all’8-9%”.


Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio