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Covid, multe ai no-Vax: ecco cosa potrebbe accadere con il nuovo governo

Multe a chi non si era vaccinato contro il Covid, i cosiddetti no-vax: ecco cosa potrebbe accadere con il nuovo governo. Potrebbe spuntare l’ipotesi della sospensione o addirittura la cancellazione di quasi 2 milioni di cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate.

Covid, multe ai no-vax: possibile cancellazione?

Due milioni di cartelle contenenti le multe che probabilmente, se il nuovo governo darà l’ok, non partiranno mai. Questo potrebbe significare la sospensione dei cosiddetti Caps, Comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio, nei confronti di coloro che avevano deciso di non vaccinarsi.

Non sarebbe poi da escludere un intervento last-minute dell’esecutivo che verrà, magari con un emendamento nel decreto Aiuti ter, ultimo atto del governo Draghi.

Chi sono le persone sanzionate

I procedimenti erano rivolti a tutti gli ultracinquantenni che dall’8 gennaio al 15 giugno scorsi non avevano completato il ciclo di vaccinazione, nelle indicazioni previste dal Ministero della Salute e di validità del green pass. Rientrano nel gruppo i medici, gli operatori sanitari e il personale della scuola e delle università, della difesa e del soccorso pubblico.

Il procedimento

Tra aprile e agosto scorso il Ministero della Salute, tramite l’Agenzia delle Entrate, ha inviato quasi 2 milioni di multe con i destinatari che avevano 10 giorni di tempo per segnalare i motivi della loro non vaccinazione all’Asl. In questo modo il numero di sanzioni si è ridotto di circa il 30%, arrivando a circa 1 milione e 375 mila, saliti a 1,9 milioni con i nuovi invii

Stop alle multe pagate

Finora nessuna multa invitata ad aprile è stata realmente recapitata: la consegna era prevista entro la fine di novembre, in accordo con la norma che prevede che le multe siano inviate entro 270 giorni dalla trasmissione degli elenchi del ministero della Salute all’Agenzia delle Entrate-Riscossioni.

Già nel decreto Aiuti-bis si era lavorato ad un correttivo simile ma si era bloccato tutto. Con il nuovo governo potrebbe avvenire la sospensione.

L’aumento dei casi

È vero anche che i casi stanno risalendo in Italia. IN molti stanno ricorrendo ai ripari prenotando la quarta dose, eppure le percentuali di infetti non preoccupano ancora gli esperti, che raccomandano però la vaccinazione dei più fragili, e cautela e precauzioni per il resto della popolazione.

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