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Nuovo Dpcm, Italia divisa in 3 zone: confronto dei dati tra il “prima” e il “dopo”

Il nuovo Dpcm sembra aver fatto un buco nell’acqua, le nuove misure, anche se gli esperti affermano il contrario, non hanno provocato una flessione nella curva dei contagi, anzi, pare che il rapporto positivi/tamponi sia addirittura aumentato: il 5 novembre la percentuale era al 15,7, il 14 novembre al 16,3. Prima del nuovo Decreto, i casi erano stati 34.505, mentre ieri, 14 novembre, i nuovi positivi erano stati 37.255.

Covid, nuovo Dpcm: i dati mostrano l’inefficacia delle misure del Governo

Dal 6 novembre l’Italia è stata divisa in 3 zone, e le misure restrtittive sono state ulteriormente inasprite, con l’intento di abbassare la curva dei contagi. Ma questo obiettivio, secondo i primi dati, non è stato raggiunto.

Il parere degli esperti

Secondo il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Cts, “C’è un effetto delle misure adottate con i vari Dpcm, c’è un’iniziale ma chiara decelerazione della curva della trasmissibilità dell’infezione. Il dato relativo all’Rt è un indicatore della decelerazione. Se pensate al bollettino diffuso dalla Protezione Civile, ieri per il quarto giorno consecutivo si è osservato un calo del numero degli accessi alle terapie intensive: 122, 110, 89 e ieri 60″.

Il monitoraggio del Iss

Il confronto fra i dati dell’ultimo giorno prima della suddivisione in fasce e l’ultimo aggiornamento del 14 novembre: il 5 novembre, giorno prima dell’entrata in vigore del Dpcm, furono 34.505 i nuovi casi covid in Italia su 219.884 tamponi, rapporto positivi/tamponi al 15,7%. I nuovi ricoverati furono 1.140 (per un totale di 23.256), +99 pazienti in terapia intensiva (2.391 in totale), 445 i morti. Il 14 novembre 37.255 i nuovi positivi su 227.695 tamponi, rapporto al 16,3%. I nuovi ricoverati sono 484 (31.398 in totale), +76 in terapia intensiva (3.306 totale), 544 i morti. L’Rt nazionale nell’ultimo monitoraggio Iss è 1,43 con dati della settimana 2-8 novembre

I dati da due delle regioni più colpite

Campania

Campania, zona gialla dal 6 novembre, rossa dal 15: 5 novembre in Campania furono 3.888 i nuovi positivi su 19.568 tamponi, rapporto al 19,9%. I ricoveri furono 39 (in totale 1.608), un paziente in meno in terapia intensiva (174 in totale), 17 i morti. Il 14 novembre 3.351 nuovi casi su 20.662 tamponi, rapporto al 16,2%, 73 in meno i ricoverati rispetto al giorno precedente (2.080 totali), +1 in terapia intensiva, 27 i morti. L’Rt nell’ultimo monitoraggio Iss è 1,62 con dati relativi alla settimana 2-8 novembre

Lombardia

Lombardia, zona rossa del 6 novembre: il 5 novembre furono 9.934 i nuovi positivi su 46.401 tamponi, con un rapporto pari al 21,4%. I nuovi ricoveri furono 300 (in totale 5.318), 48 in più i pazienti in terapia intensiva (570 il totale) e 131 i morti. Il 14 novembre sono 8.129 i nuovi positivi su 35.550 tamponi, rapporto al 22,9%. Sono 302 i nuovi ricoveri (7.621 totali), +16 in terapia intensiva (817 totali) e 158 i morti. L’Rt nell’ultimo monitoraggio Iss è 1,46 con dati relativi alla settimana 2-8 novembre.

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