Covid, quando riaprono palestre e piscine? Quali sono le nuove regole? Ecco tutte le novità ed ultime notizie che giungono dal governo. Il Ministero dello Sport ha fissato le regole, e il Cts le ha validate: le lezioni in palestra saranno individuali, mentre in piscina lo spazio per ogni persona dovrà essere di 10 metri quadrati (contro i 7 proposti).
Assembramenti vietati e no all’utilizzo delle docce: il piano, scrive il Corriere della Sera, è di prevedere una riapertura scaglionata, sempre rispettando il principio della “massima cautela”.
Prosegue la discussione sulle modalità con cui palestre, piscine e, più in genere, impianti sportivi potranno riaprire nelle prossime settimane. Il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera alle regole proposte dal ministero dello Sport e ha stabilito che i primi a ripartire saranno gli sport individuali, seguiti da quelli di squadra e, successivamente, da quelli di contatto. La data, al momento, resta quella della scadenza del decreto del presidente del Consiglio, firmato dall’ex premier Conte il 16 gennaio e valido fino al 5 marzo.
Fino al 5 marzo le strutture resteranno chiuse, ma il nuovo Governo potrebbe decidere di procedere con le riaperture nel prossimo Dpcm: ecco quindi quali saranno gli adempimenti richiesti.
Covid, quando riaprono palestre e piscine? Le linee guida
Oltre alle regole già elencate, in palestra sarà necessario mantenere una distanza interpersonale di 2 metri e sanificare gli strumenti dopo l’utilizzo. Ma non solo: non sarà possibile lasciare negli spazi comuni oggetti personali e indumenti, che andranno invece riposti in zaini e borse (e lavati separatamente dagli altri vestiti a casa).
Si dovrà bere da bicchieri monouso o bottiglie strettamente personali, mentre- se possibile- meglio utilizzare un tappettino proprio. Un’altra accortezza che sarà necessario adottare è quella di gettare subito fazzoletti o altri materiali usati ben sigillati.
E la mascherina? Gli operatori dovranno sempre indossarla (e non solo averla con sé). Il numero di dispenser igienizzanti andrà calibrato a seconda dello spazio, ma anche del numero potenziali degli utenti, in vari punti della struttura. Ad esempio all’ingresso e nelle aree di passaggio.
Riapertura piscine e palestre in zona gialla e arancione
Secondo quanto riportato dal Corriere, che ha citato un documento del Comitato Tecnico Scientifico, gli esperti hanno sottolineato che “si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell’epidemia sostenuta il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all’interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati.” Allo stesso tempo, però, “si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute”.
Attività sportive in forma individuale
La proposta è di permettere in zona arancione le attività sportive di base in forma individuale in palestra, piscina e nelle tensostrutture, oltre a quelle dilettantistiche non di squadra o di contatto. Vengono inoltre permessi gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra, sempre se svolti individualmente, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento.
Attività sportive e danza
Consentite le attività sportive e di danza indirizzata ai bambini in età scolare (seguendo l’apertura delle scuole.)
In zona gialla, oltre alle attività già permesse in area arancione, si aggiungono “gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base”.
Per ogni decisione ufficiale, occorrerà attendere il Governo Draghi, che dovrebbe insediarsi nei prossimi giorni.
Piscine e palestre verso la riapertura a marzo | Il documento con le regole