Cronaca

Covid, soggetti fragili potranno fare quinta dose coi nuovi vaccini bivalenti

Via libera alla quinta dose del vaccino anti Covid per i soggetti fragili. A darne notizia è il Ministero della Salute con una circolare con cui rende noto che l’Agenzia Italiana del Farmaco e l’Istituto Superiore di Sanità hanno dato l’ok alla quarta dose di vaccino anti Covid – coi nuovi farmaci bivalenti – per tutti gli over 12. Non solo: è stata anche approvata la quinta dose per gli immunodepressi (per cui il ciclo primario era di tre dosi e hanno già ricevuto la quarta).

Covid, quinta dose di vaccino per i soggetti fragili: la circolare

In particolar modo, la circolare recita:

“A seguito dell’autorizzazione da parte di EMA e AIFA della formulazione bivalente original/BA.4-5 del vaccino Comirnaty, sono ora disponibili, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS- CoV-2/COVID-19, due formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA (original/omicron BA.1 di Spikevax e Comirnaty, e original/BA.4-5 di Comirnaty). Come precisato dalla CTS di AIFA, al momento, non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia COVID-19”, spiega la circolare, aggiungendo che “le raccomandazioni sull’utilizzo della formulazione original/omicron BA.1 vengono, quindi, estese anche alla formulazione original/BA.4-5, senza alcuna distinzione”.

Vaccini a mRna bivalenti, ecco a chi vengono raccomandati

In particolar modo, viene raccomandato prioritariamente l’utilizzo delle formulazioni di vaccini a m-RNA bivalenti:

  • come seconda dose di richiamo a favore di tutte le persone di età ≥ 60 anni, delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età ≥ 12 anni (allegato 1), degli operatori sanitari, degli ospiti e operatori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa;
  • come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido (allegato 2), che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima;
  • come prima dose di richiamo, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa, a favore dei soggetti di età ≥ 12 anni che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario.
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