Rezza “siamo al giro di boa e abbiamo vaccini: ne usciremo”
“A gennaio queste mutazioni hanno cominciato a prendere il sopravvento in tutta Europa fino a sostituirsi quasi del tutto ai ceppi originari del virus. È stato più difficile contenere l’ondata” ha detto Giovanni Rezza al Corriere. Il sistema sanitario è in sofferenza ma “siamo al giro di boa. Man mano che Rt e incidenza scenderanno, le rianimazioni cominceranno a liberarsi, le vittime caleranno.“.
Le previsioni per il mese di aprile
“La lenta decrescita ha bisogno del contributo di tutti. Aprile sarà ancora un mese di restrizioni. L’esempio sono Israele e Gran Bretagna che hanno fatto dei vaccini una risorsa determinante. La parola d’ordine è vaccinare molto e molto in fretta per non permettere al virus, che replicandosi velocemente crea degli errori, di creare nuove varianti“.
Quando finirà la pandemia
“Il modello iniziale diceva che vaccinando 240mila persone al giorno, ne saremmo usciti fuori in 7-13 mesi. Ora siamo a 300mila inoculi al giorno, già un buon risultato. Raddoppiando, in pochissimi mesi avremo protetto i fragili, la pressione sugli ospedali diminuirà e potremo immunizzare i giovani, amplificatori dell’epidemia. La visione più ottimistica è raggiungere la cosiddetta immunità di gregge vaccinando il 67% della popolazione. L’esempio di Israele, tornato alla normalità, è a portata di mano”.