Cronaca

Quarantena verso stop ai 7 giorni: per uscire potrebbe bastare un tampone negativo

Covid, si va verso la riduzione della durata della quarantena. Via libera quarantotto ore dopo la scomparsa dei sintomi

La durata della quarantena per i positivi al Covid potrebbe essere ridotta. Sono le Regioni a spingere per accorciare i tempi della quarantena, non più fissata ad un minimo di sette giorni con tampone negativo d’uscita come prevede attualmente la normativa. Il Ministero della Salute non ha ancora assunto decisioni in merito, ma starebbe valutando la possibilità di introdurre la nuova regola proposta dai governatori delle regioni. In questo modo, si potrebbe uscire dall’isolamenti due giorni dopo la scomparsa dei sintomi.

Covid, si va verso la riduzione della durata della quarantena

Nelle scorse c’è stato un incontro tra i tecnici del ministero della Salute. L’obiettivo era quello di valutare la possibile modifica che sarebbe nata per liberare dalla quarantena obbligatoria le persone ormai guarite, senza dover attendere la scadenza, permettendo loro di tornare a lavoro. Sull’isolamento dei casi Covid positivi “restano le regole vigenti“, precisa il ministero della Salute sottolineando che non c’è “nessun cambiamento in vista in merito all’isolamento. Come sempre si verificherà andamento epidemiologico e ci sarà confronto con Regioni”.

La richiesta delle Regioni sulla quarantena

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato: “Siamo in una fase in cui si avvicina il passaggio a una fase endemica. L’obiettivo è la convivenza con il virus, non il contagio zero. Convivenza significa anche convivere con tanti contagi, ma l’importante è che non abbiano ricadute sul nostro sistema sanitario” commentando i recenti dati in rialzo sui positivi. Sulle proposte che arrivano dalle Regioni, come quella sulla quarantena, “le regole le abbiamo sempre condivise con le Regioni, ascoltiamo con attenzione. Sono tra quelli che si pongono il problema che arriveremo a un punto in cui non dovremo più mettere in isolamento i positivi asintomatici. Se di convivenza parliamo, convivenza è anche questo. Altrimenti rischiamo anche involontariamente di tornare a bloccare il Paese di fronte ai contagi che aumentano. Un positivo asintomatico potrà andare a lavorare con la mascherina, dobbiamo porci questa questione”. 


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