Coronavirus: in Galles scatta un nuovo lockdown
Il primo ministro gallese, Mark Drakefors, ha annunciato il provvedimento in una conferenza stampa, introducendo le misure più severe di tutto il Regno Unito. A partire dalle 18 locali del 23 ottobre, sarà chiesto agli oltre 3 milioni di cittadini di rimanere a casa, mentre le attività commerciali non essenziali resteranno chiuse per 17 giorni.
I contagi in Galles
I nuovi contagi registrati in Galles nella giornata di ieri, secondo la Public Health Wales, sono stata 950, portando il numero totale di casi a 35.628 in una nazione con poco più di 3 milioni di abitanti.
Tre i decessi, portando il numero totale di vittime a 1.711. “Questo è il momento di lottare insieme – ha detto Drakeford – Facendo affidamento solo sulla polizia e le forze dell’ordine per uscire da questo periodo, non ce la faremo”.
Le misure adottate
Le misure previste saranno simili a quelle adottate nel primo lockdown della primavera scorsa, con la chiusura di tutte le attività commerciali, di quelle per il tempo libero, dell’ospitalità e del turismo non essenziali, insieme a centri sociali, biblioteche e centri di riciclaggio.
Saranno chiusi anche i luoghi di culto tranne che per funerali o cerimonie nuziali. Le strutture per l’infanzia rimarranno aperte, insieme alla riapertura delle scuole primarie e specialistiche dopo la pausa di metà semestre. Inoltre, sarà vietato incontrarsi all’interno o all’esterno con persone al di fuori del proprio nucleo familiare, ad eccezione di coloro che vivono da soli.
Supporto ai lavoratori di frontiera e alle aziende colpite dal lockdown
Drakeford ha sottolineato che i lavoratori essenziali che vivono su entrambi i lati del confine tra Inghilterra e Galles potranno continuare a lavorare e le aziende colpite dal lockdown verranno supportate da un pacchetto da 294 milioni di sterline.
L’obiettivo, ha detto il primo ministro, è quello di “far passare al popolo gallese un Natale senza restrizioni di questo tipo: sono già 800 le persone attualmente ricoverate a causa del virus, con alcune che necessitano di cure critiche”.