Covid in Italia, sono la Sicilia, Calabria e Bolzano le Regioni e Province autonome che registrano il valore più alto relativo all’incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti. Lo riporta il monitoraggio dell’Iss sull’andamento epidemiologico dal 10 al 16 settembre, a cavallo con la riapertura delle scuole.
Covid: il monitoraggio dell’Iss, Sicilia ancora in zona gialla
La Sicilia è ancora in zona gialla, mentre il resto dell’Italia è in zona bianca (anche il Piemonte rimane in zona bianca). La Calabria e la provincia autonoma di Bolzano registrano però un numero di nuovi casi molto alto rispetto alla zona bianca: si avvicinano piuttosto ai livelli della Sicilia.
Le Regioni a rischio moderato
Sono 4 le Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio moderato (sono Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Bolzano e Trento), rispetto alle 3 della scorse settimana. Le restanti 17 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Solo la Provincia autonoma di Bolzano riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
Le rianimazioni
Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid è in lieve diminuzione al 6,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in diminuzione da 563 (7/09/2021) a 554 (14/09/2021). Lo stesso valore nella scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale, ora all’esame della cabina di Regia, aggiornato al 14 settembre, vede un valore ancora più basso: 5,8. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 7,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione da 4.307 (7/09/2021) a 4.165 (14/09/2021).
Indice di contagio
Continua a scendere, nel periodo 25 agosto – 7 settembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici che è stato pari a 0,85 (range 0,83 – 0,95), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando il valore era pari a 0,92. Scende anche l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti (ed è questo uno degli indicatori decisionali chiave) che passa, nel valore nazionale, da 64 della scorsa settimana a 54 di quest’ultima (periodo 10-16 settembre).