Covid, Speranza: “chi non si vaccina e si ammala va curato”
Interrogato da Fabio Fazio circa l’ipotesi di far pagare le cure ospedaliere a chi non si vaccina per scelta contro il Covid, il ministro ha risposto: “Senza dubbio chi non si vaccina non aiuta se stesso, né gli altri e né il Paese, ma chi non si vaccina e si ammala va curato. Chi sta male viene curato e per me questo è un principio non negoziabile“.
Green pass, regole e durata
I 12 mesi del Green pass scadono a partire dalla seconda dose: “Nessuno quindi finora ha un intervallo di 12 mesi dalla seconda dose“, ha osservato Speranza. “Valuteremo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico riguardo la durata del certificato“. La scelta dell’Italia, secondo il ministro Speranza, in questo momento è quella di “accelerare sui richiami al vaccino anti-Covid. La nostra raccomandazione forte è quella di fare il richiamo“.
Natale, “tutto dipenderà da comportamenti e vaccini”
Parlando infine dei possibili scenari sul Natale degli italiani, Speranza ha affermato: “Se continuiamo a insistere sui richiami per i vaccini, sulle prime dosi e sui comportamenti corretti possiamo limitare il più possibile eventuali misure. Dipende dai nostri comportamenti e dalla campagna di vaccinazione“.
“Non prevediamo di aumentare la capienza negli stadi“, ha poi confermato Roberto Speranza in riferimento alla scelta di altri Paesi in cui gli stadi sono tornati al 100% delle presenze.