Un tumore regredisce dopo il vaccino anti Covid. Protagonista di questa storia, una 61enne statunitense secondo quanto riporta un gruppo di ricercatori dell’MD Anderson Cancer Center di Houston in uno studio pubblicato sul “Journal for Immunotherapy of Cancer”.
La donna aveva un tumore delle ghiandole salivari e a seguito della diagnosi di carcinoma mioepiteliale della parotide sinistra era stata operata e sottoposta a radioterapia per asportare la malattia.
Covid, tumore regredisce dopo il vaccino: la storia
I medici hanno atteso il decorso della malattia dopo che le Tac e la biopsia toracica avevano evidenziato la presenza di alcune metastasi polmonari. La malattia sembrava andare in continuo peggioramento, la massa del nodulo polmonare era raddoppiata in sei mesi passando da 1, 4 a 3 centimetri spingendo i medici ad optare per una sperimentazione clinica. Prima di iniziarla però la paziente è stata sottoposta alle due dosi di vaccino anti-Covid Moderna per proteggerla dai rischi della pandemia vista la sua condizione di immunodepressione.
An interesting case report of tumor regression in a patient with metastatic myoepithelial #carcinoma after reactogenicity from a second dose of COVID-19 #vaccine, suggesting vaccination stimulated anticancer immunity: https://t.co/fQJ0UHoKRK#ImagingMassCytometry @MDAndersonNews pic.twitter.com/bwktJIwDIm
— Fluidigm (@fluidigm) March 10, 2022
In seguito alla somministrazione del vaccino, avvenuta a febbraio, un anno dopo la scoperta del tumore – il quadro clinico della donna è cambiato. Le Tac, infatti, hanno dimostrato una progressiva riduzione delle lesioni e un cambiamento nella composizione del tessuto tumorale arricchitosi al suo interno di cellule del sistema immunitario (linfociti B, linfociti T, cellule dendritiche e natural killer).
La spiegazione nella risposta del sistema immunitario
I medici hanno ipotizzato che “L’intensa risposta infiammatoria stimolata dal vaccino potrebbe aver promosso una risposta antitumorale”. Gli esperti guidati da Renata Ferrarotto, direttore del dipartimento di oncologia dei tumori della testa e del collo dell’MD Anderson Cancer Center hanno hanno evidenziato anche la “Notevole riduzione del numero assoluto di cellule tumorali e della frazione di esse che proliferavano in maniera attiva”.