Il Veneto ha superato i 2mila casi giornalieri di Coronavirus, con 2.143 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Il bollettino dell’Unità di Crisi regionale registra anche 11 decessi, con totale a 2.355. Gli attuali positivi sono 21.600. Ci sono 15.993 persone in isolamento domiciliare (+1.326), di cui 6.949 positive (+532) e 480 sintomatici. Cresce la pressione sugli ospedali, con 802 ricoverati nei reparti non critici (+53) e 94 (+6) nelle terapie intensive.
Covid in Veneto: Zaia: “Siamo in una turbolenza durante il volo”
“Siamo come in una turbolenza durante un grande volo intercontinentale, bisogna avere nervi saldi ed essere organizzati”. Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. “È giusto – ha aggiunto – che il cittadino sappia come si sta evolvendo la situazione, perché questa sfida la facciamo assieme.”
“Noi curiamo tutti negli ospedali, ma il cittadino deve tenere bene la mascherina, o meglio stare a casa. Chiediamo la massima collaborazione, perché vi sono molti accessi ai pronto soccorso in autonomia, e si rischia di mandarli al collasso. Piuttosto chiamate il medico”.
I medici di base e i tamponi
“I medici della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia, ndr) sono 2.000 su 3.350 in Veneto. Li vedo collaborativi, Se fanno cinque tamponi ciascuno sono 10 mila al giorno”. Lo ha sottolineato Zaia, a proposito dell’accordo sottoscritto ieri a livello nazionale sui tamponi presso i medici di base.
“In 48 ore cercheremo di avere un protocollo operativo per questi professionisti, c’è apertura assoluta, e ovviamente daremo i dispositivi. Chiuderemo l’accordo a livello regionale”.
Il piano di attività per i Covid Center
“Ho chiesto alle aziende di depositare un piano di attività per i Covid Center, con restrizioni graduali, in modo che in 24-48 ore passi in Comitato tecnico scientifico regionale e poi direttamente lo acquisiremo come soggetto attuatore nell’unità di crisi”. Lo ha annunciato Zaia, commentando l’andamento dei contagi in regione.
“Continuiamo – ha aggiunto – a imbarcare 50 pazienti in area non critica, sono questi i reparti che fanno da riferimento per il piano di emergenza, rispetto alle terapie intensive; mancano 100 ricoverati, e tra 2 giorni il Veneto passa in Fascia 3”.