Decreto su riapertura discoteche aumento delle capienze di cinema, teatri e sport. Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che allenta ulteriormente le strette anti Covid. Il dl prevede anche la riapertura delle discoteche, prevedendo che “la capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso“. La Lega ha votato a favore del decreto. Lo apprende l’AdnKronos da fonti di governo.
Covid: via libera al decreto su discoteche e capienza
“Il provvedimento del governo sulle capienze è una boccata d’ossigeno per l’intero Paese e per tante attività economiche. Il green pass funziona, il numero dei vaccinati aumenta, e di conseguenza in queste ultime settimane i dati dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei decessi sono sensibilmente calati. In zona bianca ci saranno, dunque, importanti novità. Nel settore degli spettacoli – cinema, teatri, concerti – la capienza sarà al 100%, sia al chiuso che all’aperto. Per gli eventi sportivi sarà possibile riempiere gli impianti al 60% al chiuso e al 75% all’aperto. Per le discoteche e per i locali da ballo avremo una capienza del 50% al chiuso e del 75% all’aperto. In tutti questi luoghi sarà possibile accedere con il green pass, vero strumento di libertà che ci sta riportando gradualmente alla normalità“. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie e capo delegazione di Forza Italia al governo.
Le reazioni
“Forza Italia, insieme alla delegazione del centrodestra al governo, ha fortemente voluto questo allargamento delle maglie, che non è un liberi tutti ma che ci consente di dar fiato a tante realtà economiche sinora fortemente penalizzate dalla pandemia. Rivendichiamo, dunque, questo successo. Siamo estremamente soddisfatti per i traguardi raggiunti, per il metodo con il quale sono stati approvati, per il coinvolgimento, mai mancato con questo esecutivo, delle Regioni e degli enti locali. Avanti così”.
Il presidente Massimiliano Fedriga esprime “soddisfazione per le maggiori aperture delle attività maggiormente colpite durante la pandemia, in particolar modo in riferimento alla capienza di cinema, stadi e discoteche. Una decisione in linea con quanto la Regione Friuli Venezia Giulia aveva già portato all’attenzione del governo“. È quanto si apprende da fonti delle Regioni.
Cosa prevede il decreto
Il pacchetto di misure è valido solo per le attività in zona bianca, ha come principio di fondo quello della gradualità delle riaperture, ribadito più volte dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Nel decreto è specificato che, in base all’andamento della pandemia e alle caratteristiche degli eventi e dei luoghi, “potrà essere stabilita una diversa percentuale massima di capienza consentita per prevenire o ridurre il rischio di contagio“.
Le sanzioni
Il decreto prevede un inasprimento delle sanzioni nel caso in cui non vengano rispettati dai gestori i nuovi limiti percentuali delle presenze rispetto alla capienza delle strutture. All’articolo sulle “disposizioni urgenti in materia di spettacoli aperti al pubblico, di eventi e competizioni sportive e di discoteche” è infatti previsto che “a partire dalla seconda violazione, commessa in giornata diversa“, si applichi “la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da 1 a 10 giorni“.
Stadi ed eventi sportivi
Per quanto riguarda gli eventi sportivi, ci sarà un allargamento della capienza fino ad un massimo del 75% per gli stadi all’aperto e fino a un massimo del 60% per gli impianti al chiuso.
Cinema, teatri e musei
Per cinema, teatri e sale da concerto, musei, ci sarà la piena capienza al 100%, sempre con Green pass e mascherina. Non sarà più necessario rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro per i visitatori “nei musei, negli altri istituti e luoghi della cultura“.
Discoteche e sale da ballo
Dopo ormai oltre un anno di chiusure, il settore discoteche potrà ufficialmente riaprire dal prossimo lunedì. A dare il via libera è il decreto capienze, che ha accordato un limite del 50% al chiuso, 75% all’aperto. Secondo il dl, i dipendenti non compresi nei limiti delle discoteche.