Crisi di Governo, sono ore decisive per capire quali saranno le sorti dell’Italia. Da un lato, c’è l’ipotesi di un Conte ter, dall’altro spunta la figura di Mario Draghi. Ma cosa succede ora? È la domanda che in molti si stanno ponendo nelle ultime ore. Vediamo insieme tutti i possibili scenari.
Crisi di Governo, cosa succede ora? I possibili scenari
Dopo il primo giorno di consultazioni il presidente della Camera, Roberto Fico ha dato via ad un programma che potrebbe tenere insieme la maggioranza. Un passo fondamentale per arrivare ad un Conte ter che inizia con un tavolo tecnico, iniziato stamattina con i capigruppo delle forze politiche.
L’obiettivo principale è quello di stabilire un accordo che consenta a tutte le forze di maggioranza di convivere. Nodi cruciali sono il Mes e la giustizia, soprattutto dopo le posizioni assunte da Italia Viva.
PER APPROFONDIRE: Crisi di Governo, gli aggiornamenti di oggi 1 febbraio
Ci sarà un Conte ter?
Al momento è l’ipotesi più probabile. In questa fase, sia i Dem che i Pentastellati hanno chiesto la presenza di Giuseppe Conte al vertice del nuovo consiglio dei ministri.
Cos’ha chiesto Renzi?
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, non ha messo il tanto temuto veto su Conte, ma chiede discontinuità. Nell’ipotesi di un governo guidato da Mario Draghi, Renzi pare abbia chiesto “solo” 3-4 ministeri. In questo modo, Italia Viva guadagnerebbe una posizione più forte nell’esecutivo rispetto a quella abbandonata in precedenza.
Perché si parla di Mario Draghi?
Da mesi il nome dell’ex presidente di Bankitalia e della Banca Centrale Europea rimbalza nel totopremier, tirato in ballo un po’ da tutte le forze politiche (Fratelli d’Italia esclusa). Questa però, qualora l’obiettivo di un Conte ter dovesse tramontare, potrebbe essere la volta buona.
Al punto che secondo qualcuno Draghi sarebbe stato sondato già prima dell’inizio delle consultazioni che poi hanno portato all’incarico di Fico. Non ci sono versioni ufficiali, ma Draghi sarebbe disponibile solo nel momento in cui alle sue spalle si formi una maggioranza solida e ampia.
In poche parole si tratta della cosiddetta maggioranza Ursula (il riferimento è all’elezione al Parlamento europeo di Ursula Von der Leyen, votata dai gruppi che al proprio interno contengono non solo i partiti italiani dell’attuale maggioranza, ma anche Forza Italia).
Quali sono le alternative a Conte?
Si va dall’attuale governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco all’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, fino all’ex commissario per la spending review Carlo Cottarelli. Per i Pentastellati inoltre, non è del tutto tramontata l’ipotesi Di Maio o Fico, ma appare decisamente più remota.
Si andrà al voto?
Al momento è l’ipotesi più lontana. Ma nel momento in cui non si dovesse trovare un accordo con la nuova maggioranza, le elezioni sarebbero l’unica alternativa.
- Tutte le notizie sul coronavirus
- Il sito del Ministero della Salute