Cronaca, Guerra

Ucraina-Russia, sale la tensione: notte di attacchi su Donetsk

Crisi Ucraina-Russia: cresce la tensione nel Donbass dove si segnalano nuove violazioni del cessate il fuoco e sia i ribelli filorussi che le forze ucraine schierate sul posto continuano ad accusarsi reciprocamente di violenze. Secondo la missione della DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento (JCCC), citata dalla Tass, le forze armate ucraine hanno bombardato per tutta la notte sei aree popolate nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, inclusa la sua città più grande di Donetsk.


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Crisi Ucraina-Russia: nuovi attacchi nella notte

Il rapporto, pubblicato sul canale Telegram della missione, parla di bombardamenti sulle città di Dokuchayevsk, Oktyabr, Sosnovskoye, Aleksandrovka e Spartak tra le 21:04 e le 23:52 ora di Mosca. Donetsk è stata bombardata alle 00:03 di domenica e i colpi hanno preso di mira la fabbrica di prodotti chimici.

Secondo gli osservatori internazionali, il numero delle violazioni del cessate il fuoco è aumentato enormemente negli ultimi giorni. Ieri ne sono state segnalate almeno 49 da parte delle forze armate ucraine nel territorio della repubblica separatista di Lugansk.In alcune di esse sono state utilizzate armi pesanti“, ha affermato la missione nel suo canale Telegram. Gli attacchi hanno preso di mira 27 aree residenziali della repubblica.


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Abitanti evacuati

Venerdì, i leader delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk, Leonid Pasechnik e Denis Pushilin, hanno annunciato l’evacuazione degli abitanti delle repubbliche in Russia, adducendo la crescente minaccia di ostilità. Mentre ieri hanno chiamano la popolazione alla ‘mobilitazione generale’ nelle repubbliche.

Secondo la Nato “tutti i segnali indicano che la Russia stia pianificando un attacco all’Ucraina su larga scala“. “Le truppe non vengono ritirate come dice la Russia e nuove truppe si aggiungono”, ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, aggiungendo che vi sono indicazioni di tentativi russi di creare un pretesto per l’attacco. Stoltenberg si è detto comunque sempre a favore di una soluzione negoziata. “Vogliamo che la Russia cambi direzione e si sieda al tavolo con noi”, ha sottolineato.

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